I veli
[fol. 12v.] Il 22 febbraio [1442] ho contato i miei fazzoletti per la testa.
Sono: in primo luogo i fazzoletti grandi sono 12. Item i medi sono 4. Item i piccoli sono 17.
Item il 2 ottobre incaricai Ballester di farmi veli di lino con il crespo lungo: in primo luogo 2 veli piccoli per le tempie, di 4 palmi e mezzo di lunghezza ciascuno.
Item due veli da portare sulla fronte, di 6 palmi di lunghezza ciascuno.
Item due veli per sotto il mento di 5 palmi ciascuno di lunghezza.
Item due veli da ripiegare, uno di 8 palmi e un altro di 8 e mezzo.
Item un grande velo sopra tutti gli altri, di 9 palmi.
Tutta la lunghezza dei suddetti veli assomma a: 41 palmi, che corrispondono a 5 canne e un palmo.
Le figlie
[fol. 41r.] Le cose che la signora manda alle sue figlie:
Primo, sei paia di guanti.
Item due assi di filo bianco.
Potrebbe riferirsi a libbre, servendosi dell’unità di misura romana asse , anche se è una forma che non ho trovato in uso in questo tipo di documenti.
Item due borse di fustagno e una di cuoio scuro.
Item tre crespinas violetto, una di quelle azzurre.
La crespina è una benda intessuta d’oro o di tessuto fine che le donne portavano in testa come ornamento o per raccogliere i capelli.
Item tre pezze antiche grandi e due piccole.
Item sette portachiavi d’oro e di seta.
Item un paio di coltelli con cordone di seta bianca e nera.
Item una collana di padrenostri neri.
Sono i grani più grossi del rosario, chiamati così perché corrispondono ai punti in cui bisogna recitare un Padrenostro (n.d.t.).
Il resto che manca da spedire: uno specchio da casa, e la bella borsa, e la correggia, e gli zoccoli di sughero foderato di pelle con le palline.
Ha già lo specchio. Ha già tutto.
Le lettere
[fol. 42r.] 1441. Lettere inviate da dicembre.
Il 30 dicembre scrissi a padre Arnau [...] per avvisarlo di questo, che Juan mi aveva detto chi turbava l’arrivo di mia figlia, la vedova, e ordinai al portatore di dare la carta solo a padre Arnau o a mia figlia piccola.
Itam sabato 31 dicembre inviai una lettera a mio fratello don Juan de Híjar con dentro un documento, diretto a Besalú. Nella lettera di mio fratello parlavo della malattia di mia sorella, Timbor, e dei falconi. La mandai a casa di Gabriel Homedes.
Il 20 gennaio risposta alle tre lettere di padre Arnau, e a quella della contessa. Parlavo della corte che aveva avuto con don Juan de Híjar, del vestire e del foderare.
Il 30 gennaio risposi al signor cardinale, alla lettera in cui diceva che io dovrei avere qualcuno a Bearn per sostenere i diritti di mia figlia; tale lettera la diedi a Juan perché gliela inviasse.
Item mercoledì primo giorno di marzo, scrissi a monsignor de Comenge attraverso Sancho, servitore della contessa di Foix. Fu per la venuta di mia figlia. [...]
Del filare e del tessere
[fol. 48v.] Venerdì 17 febbraio [1441] mandai a Beralle attraverso madonna Constanza del filo da candeggiare a tre soldi la libbra come segue: Item filo filato da detta madonna Constanza 14 matasse che pesano 6 once, grezzo; è restituito a 4 once. Item filato da Juliana 11 matasse, che pesano 9 once, grezzo; è restituito a 6 once e mezza. Item filato da me, Sancha Ximenis. Sono le matasse 30 matasse che pesano 2 libbre, 7 once, grezzo; è restituito a 2 libbre una oncia e mezza.
[...]
[fol. 50r.] Item lunedì 19 giugno mandai a Beralle 9 matasse di filo da candeggiare, che pesano 5 once. Le ha portate Antonio, ci sono 3 matasse filate da madonna Constanza, le altre sono filate da me, da Juliana e da Esperanza.
Item il 15 agosto ricevetti tali 5 once e le pagai.
Item mercoledì 26 settembre chiesi a Torruella che mi mandassero a Barcellona presso Bofill 33 matasse di filo, 10 matasse erano filate dalle mani di madonna Constanza e le altre 22 da tutte noi. Pesano 15 once, parecchio, e lo incaricai di pagare 3 soldi.
Depositaria dei saperi delle donne: una ricetta di cucina
[fol. 55v.] Anno 1440, martedì 20 del mese di settembre [...].
Di seguito il modo come si fanno le melanzane sottaceto per conservarle fino a Quaresima.
In primo luogo, prendete le melanzane, che siano piccole, e apritele a metà, ma in modo che non si stacchino [...] bollitele in acqua e sale, ma non buttate le melanzane finché l’acqua non bolle.
Quando vi rendete conto che cominciano ad ammorbidirsi, toglietele dall’acqua e stendetele su una tavola, che stiano all’aria. Quando vedete che sono asciutte, dopo un giorno o un giorno e mezzo, mettete in ciascuna parte delle melanzane uno o due chiodi di garofano, a vostro gusto. Poi prendete spezie come pepe, cannella e zenzero, in polvere, pepe più delle altre, e cospargetele dentro una per una. E fatto tutto questo, prendete aceto bianco, se è troppo forte aggiungete acqua, e metteteci miele finché diventa agrodolce; lo bollite tutto due o tre volte e poi buttate le melanzane e bollitele finché siano cotte, poi togliete la pentola dal fuoco e dopo un po’ tirate fuori le melanzane e mettetele in una pignatta ben coperte con l’aceto in cui sono state cotte; allora si possono già mangiare, ma non chiudete la pignatta finché non sia tutto ben freddo.
La signora feudale
[fol. 59r.-v.] Ricevute che ho fatto nell’anno che sta per finire 1442, come appare sotto scritto di mio pugno. [...]
Item ricevetti come decreto di locazione un certificato di riscatto di uomini e donne di Piemonte, per due masserie, tre fiorini: 1 lira, 13 soldi.
Item come decreto di locazione un certificato di riscatto di uomini e donne di Crosa, per la masseria Simón, 1 fiorino: 11 soldi.
Item come decreto di locazione un certificato di riscatto di uomini e donne, 1 soldo [...].
Item ricevetti dal decreto del figlio di Bosch tra denaro e castagne: 6 fiorini.
[fol. 69r.] Gesù. In nome di Dio sia.
Oggi, che è mercoledì, che siamo al 18 del mese di aprile dell’anno 1442, nel castello di Verges io, Sancha Ximenis de Foix y de Cabrera, signora del Valle de Osor, sono venuta a fare i conti. E ho fatto i conti con Pedro Sobirà, luogotenente del podestà di detta valle, e abbiamo fatto i conti dal primo giorno di giugno del 1441 a finire all’ultimo giorno di maggio del 1442, ho calcolato tutti i censi, tanto di grano come di denari, e di grano comune bianco, e di avena, e di orzo, e di miscela di frumento e segale e di legumi venduti fino a tale giornata; e di tutte le decime di carniccio ricevute fino a tale giornata, e che abbiamo venduto fino a tale giornata; e riscatti, decreti e pigioni certificate, e tutti i decreti ricevuti fino a tale giornata. Mi dovete restituire in conto alle suddette cose: 22 lire, 2 soldi, 4 denari.
[fol. 73v.] Iniziano le ricevute dell’anno che comincia il primo giorno di giugno dell’anno 1444 e finirà l’ultimo giorno di maggio dell’anno 1445.
In primo luogo e ricevuto il decreto di Camp Pla de Agualts 5 fiorini che il padre Pedro Joan ha fissato con lui e con un altro a 5 fiorini, tre fiorini, mi restano 3 fiorini: una lira, 13 soldi.
Item per riscatto di Pedro Caldés 3 fiorini: 2 lire, 3 soldi.
Item in più da Masferrer per l’acquisto di una terra: 11 soldi.
Item in più da Masferrer per entrata della moglie 25 soldi: una lira, 5 soldi.
Item da Mont de Santa Creu per riscatto di una figlia: 2 soldi, 5 denari.
Item è stato pagato da Vilanova l’invasamento del vino dell’anno 1444: 12 lire.
Item in più dalle rendite: 33 lire [...]
Padrona di casa
[fol. 78r.] Spese di grano comune bianco, e per macinarlo, per l’aggiunta e per il forno. Anno 1443.
[...] Item il martedì 22 ottobre il padre Pedro Joan, presbitero, comprò 4 cuarteras di grano comune bianco a 15 soldi la cuartera, costo della mondatura 4 denari: 3 lire, 4 denari.
Unità di misura di capacità usata in Catalogna, equivalente a 70 litri (n.d.t.).
Item il venerdì 25 ottobre, arrivò la farina di tale grano comune bianco, pagai al giovane che la portò, la macinatura e l’aggiunta: 6 soldi, 4 denari.
Cominciammo a impastare tale farina il giovedì 7 novembre.
Item il sabato 7 dicembre pagai a Maria, la panettiera, per cuocere il pane di tutto quello precedentemente scritto, che sono 8 cuarteras, le ho dato 9 soldi, 4 denari [...].
[fol. 109r.] 1443. Memoriale di roba lavata fuori casa:
Il 15 ottobre Salvadora Sunyera, de San Cugat del Vallés si è portata via: primo, delle tende bianche, cinque pezzi, lavarle costeranno: 2 soldi, 6 denari.
Item due tovaglie grandi a 3 denari ciascuna: 6 denari.
Item due tovaglie piccole a un denaro ciascuna: 2 denari.
Item due tovaglioli e asciugamani: 1 denaro.
Le fu pagato: 3 soldi, 3 denari.
Il 4 novembre si portò via 9 tovaglie, tre di esse grandi: 1 soldo, 2 denari.
Item tovaglioli 6: 3 denari.
Item asciugamani 3. Item strofinacci per coltelli 3: 1 denaro.
Item teli da bagno 2: 1 denaro.
Item il 26 novembre ha riportato tale roba e le è stato pagato: 1 soldo, 7 denari.
Item si è portata via detta donna il medesimo giorno: un paio di lenzuola sottili del mio letto, di tre tessuti: 4 denari.
Item due paia di lenzuola di scorta, a 4 denari il paio: 8 denari.
Item due teli da bagno grandi nuovi da misurare, a 4 denari la canna, ciascuno di quattro canne.
Ammontano a: 2 soldi, 8 denari.
Somma di questa pagina: 8 soldi, 6 denari.
[fol.119v.] Anno 1440. Spese straordinarie.
[...] Item il lunedì 26 settembre per un centinaio di spilli: 2 soldi, 1 denaro.
Item martedì una canna e mezza di stoppa di canapa per aggiustare un materasso a 20 denari la canna, e per una arroba di lana sarda per il materasso: 6 soldi, 5 denari.
Unità di misura di peso equivalente a 25 libbre, circa Kg. 11,5 (n.d.t.).
Item costa tale materasso che fa 15 palmi di lunghezza e 12 di larghezza, di Valsens, la spesa di denari per uno: 4 soldi.
Item lo stesso giorno per una messa: 1 soldo.
Item il mercoledì 27 di tale mese, avena, mezzo cuartán per le galline: 3 denari [...].
Unità di misura di capacità usata in Catalogna, equivalente a 18 litri (n.d.t.).
[fol. 122v.] [...] Item il martedì 8 novembre segale per le galline: 6 denari.
Item il mercoledì 9 del mese, per aggiustare i tappeti: 5 soldi, 8 denari.
Item il giovedì 9 del mese per tre pelli nere per le maniche e un collare piccolo, e per del filo davanti fino alla cinghia, in ragione di tre soldi 6 denari la pelle: e di mani 2 reali. Somma tutto: 13 soldi.
È un errore, sarà il giorno 10.
Item lo stesso giorno, per miele per la cotognata, a tre denari la libbra, 17 libbre e mezza: 4 soldi, 3 denari [...].
[fol. 124v.] [...] Natale. Item il venerdì 16 di tale mese per torroni con semi di sesamo, e che fece madonna Constanza, per 4 libbre di miele, 1 soldo; per 4 libbre di nocciole tostate, 1 soldo e 9 denari, e per una libbra di semi di sesamo 5 denari. Somma tutto: 3 soldi, 8 denari.
Item per il “piccolo vescovo” di Natale dei ragazzi: 1 soldo.
Trasmettitrice di cultura orale: serenate mattutine
[Aggiunto alla fine del folio 118v.]
Nel mio cuore amo una signora.
Vi desidero così tanto, signora mia,
che non ve lo potrei dimostrare mai. Strofa.
Ma vi desidero segretamente
che non vi mostro tale sembiante,
se scoprissero il mio tormento
la mia vita sarebbe migliore. Strofa [...].
[fol. 12v.] […] A XXII de febrer [MCCCCXLII] comté les toveloles mies de cap. Són: primerament són les tovalloles grans XII. Ítem són les miganes IIII. Ítem són les petites XVII.
Ítem a II de octubre trametí an Balester, lo veler, que·m fes vels de lí e de cota ab lo cresp larch: primerament II vels petits per los polsos, agen IIII palms e mig de larch cascú.
Ítem dos vels per portar la horeta al front, agen VI palms de larch cascú.
Ítem dos vels per dejús les bares que agen V palms cascun de larch.
Ítem dos vels per dobles, le hun age VIII palms e l’altre VIII e mig.
Ítem un gran vel sobre tots los altres, qui age VIIII palms.
Some tota la lergària dels damont dits vels: XXXXI palm, qui fan V canes e I palm. […]
[fol. 41r.] Les coses qui la senyora tramet a sas fillas:
Primo sis parells de goans.
Ítem dues asses de fil blanch.
Ítem dues bosses d’estam e una de cuyro burel.
Ítem tres crespines violades, la una blava.
Ítem tres pesses de vells grans e dos petits.
Ítem VII claves de or e de sede.
Ítem un parell de ganibets ab cordó de seda blancha e negra.
Ítem un collar de paternostres negres.
Reste que hi fal a tremetre: un miral de foch, e le belle bose, e le corege, e los tapins ab les boletes.
Ja té lo miral. Ja u té tot.
[fol. 42r.] MCCCCXLI. Letres trameses de deemebre.
A XXX de dehembre scriví a mossen Arnau [...] avisant d’assò que Johannes m’havia dit qui torbave la venguda de ma filla, la vídua, e avisé lo portador que no donàs la letra sinó a mossen Arnau o a ma filla petita.
Ítem dissabte a XXXI de desembre trametí una letra a mon frare don Juan de Ixer ab un alberà dins qui anave en Besalú.En la qual letre de mon frare fehie menció de la maleltie de me sor, de ne Timbor, e dels falcons. Trametili a casa d’en Gabriel Homedes.
A XX de gener resposte a les tres letres de mossèn Arnaud, he a la de la comtessa. Fahie mensió a la cort que havia agut ab don Johan d’Íxer, del vestir he del folrar.
A XXX de gener fiu resposte al senyor cardenal de le letre qui deie qui jo tingués algú en Bearn per sol·licitar los ets de ma file; la qual letre doné a Juannes qui le·y tremès.
Ítem dimecres lo primer die d emarts, escriví a mossèn de Comenge per Sanxo, servidor de la comtese de Fox. Fou per la vengude de me file[...]
[fol. 48r.] Ihesus. Ayn CCCXLI. Ne Berala.
Divendres a XVII de febrertremetí per madone Constanse a ne Berale fil per blancagar a rahó de tres sous le lliura segons se segueix:
Ítem fil filat de la dite madone Constanse XIII rams qui pesen sis onces, cru. Es tornat a 4 onces. Item filat de Juliane 11 rams, qui poesen 9 onces, cru. E tornat a 6 onces e mige. Ítem filat de mi, Sanxe Xomenis. Son los rams 30 rams qui epsen 2 lliures, 7 onces, cru. És tornat a VI lliures I onsa e mige. [...]
[fol. 50r. ] […] Ítem diluns a 19 de juyn tremetí a ne Barale 9 rams de fil per fer blanch, qui pesen 5 onses.
Aporta-le·y Antoni am tres rams, filat de madone Constanse, las altres són filats de mi e de Juliane e de Asperanse.
Ítem a 15 d’agost resebí les dites 5 onses e pegué-les.
Ítem dimecres a 26 de setembre tremetí a Torroelle que me trametessen a Barselona an Bofill 33 rams de fil, los 10 rams eren filats de mà de madone Constranse, e los 22 de nosaltres totes. Pesen 15 onses, bé bestants, e tremetí-hi per pagar 3 sous: 15 onses.
Item resebí la lliura desús dita de fil en lo mes de nohembre, portartale hen Vidal de Toroelle. Tornà cant fou blanch a 10 onses e mige. […]
[fol. 55v.] Ayn MCCCCXL dimarts a XX del mes de setembre[ ...]
Seguex-çe la manera com sa fan les elbergènies en sols per stogar fins a la Corema: Primerament pendre les dites albergènies qui sien poguetes e fendre-les pel mig, però que stigan que no·s depertenguen, e feneu la coste e traurem lo fustet que tenen dins, però no fa lavar las barbas, que bones hi són, e bolir les dites albergènies en aygue ab sal, però fins que l’aygua bulla no y matau les albergínies. E com conexerets que comensan a blanir, traure-les de la dita aygua, e stendre-les sobre una post e posant-la a l’ayra. E com conexerets que sian axutes, a cap d’un dia o un e mig, agau clavels de girofle e a cada part de la albergènia meten-n·i un o dos, segons que bons vos sabran. Aprés, agau salses, axí com és pebre, canela e gingibre, polvoritsat, però ageu més pebre que naguna de les altres salses, e salpistan-les-ne totes de dins d’una n’una. E fet tot açò, agau vinagre blanch, e si masa és fort, meteu-hi aygua e meteu-hi cantitat de mel fins que torna agre-dols; e bolits-ho tot dos o tres buls abans que·n matau les algergènies, e puys, meteu-hi les albergènies e fent-li donar un bul o dos fins que sien moletes e cuytes reonablement, e puys treets la parola del foch e a cap d’un poch trets-ne les albergènies e meteu-les en una ola e fets que sien be cobertes del vinagra ab què an bulit, e tanttost na poden mengar, però no tapen la ola fins que tot sia ben fret.
[fol. 59r.-v.] Reebudes que he fetes de l’ayn qui finerà a XLII, segons apar desús escrit de ma mà [...]
Ítem resebí per composesió de ferme de hune carte de remensa de hòmens e de dones d’en Pidemont, per dos masos, tres florins: I lliura, XIII sous.
Ítem per composesió de ferme d’una carta de remenses d’omens e fembres d’en Crose, per lo mas Simon, I florí: XI sous.
Item per composesió de ferma de hune cartederesemensa d’omens e fembres, I sou [...] Item resebí de la composesió del fil d’en Bosch entre diners e castaynhes VI florins […]
[fol. 69r.] Jhesus.En nom de Déu sie.
Vui, qui és dimecres que tenim XVIII del mes d’abril de l’ayn MCCCCLXII dins lo castel de Verges, jo, Sanxe Ximenis de Fox e de Cabrere, done de la Val d’Osor, són vengude a comtà. Hi e comtat ab en Pere Sobirà, loctinent de bayle de le dite Val, hi havem comtat del primerdie de juyn de l’ayn MCCCCXLI qui finerà lo derer die de magde l’ayn XXXXII, he comtat tots los sensos, axí de blat com de dinés, he de forment, e de sivade, e d’ordi, e de mestal, e de legums venuts fins a le desús dit jorande; e de tots los delmes de carnelatges resebuts finsa ledite jornade, he c.aguem venut fins a le dite jornade, e remenses, composecions e fermes de cartes, e tots aveniments resebuts fins a la dite jornade. Me avets a tornat a compliment de le emont dites coses XXII lliures, II sous, IIII dinés.[...]
[fol. 73v.-74r.] Comensen les resebudes de l’any que comensa al primer die de juyn de l’any MCCCCXLIIII, e finerà lo darer die de mag de l’any MCCCCXLV.
Primerament e resebut de composesió d’en Cam Pla de Aguats V florins que mossèn Pere Joan a composat ab el e ab un altre a V florins, tres florins, resten-me’n II floprins: I lliura, XIII sous.
Ítem per resemció d’en Pere Caldés III florins: II lliures, IIII sous.
Ítem més d’en Masferrer per compre d’una terre: XI sous.
Ítem més d’en Masferrer per entrade de la muler XXV sous: I lliura, V sous.
Ítem d’en Mont de Sante Creu per resensó de une file: II sous, V.
Ítem és pagat en Vilanove del botatge del vi de l’any MCCCCLXIIII: XII lliures.
Ítem més de les rendes: XXXIII lliures. […]
[fol. 78r.] Despeses de forment, he de molture, de ajude he de forn. Ayn MCCCCXLIII Ítem dimarts a XXII d’octubre comprà mosèn Pere Johan, prevere, IIII corteres de forment a XV sous la cortere, coste de garbelar IIII diners: III lliures, IIII.
Ítem divendres a XXV d’octubre, vench la farine del dit forment, pegué al jove qui le aportà le multure e le ajude: VI sous, IIII.
Comensem a pastar de la dita farine dogous a VII de noembre.
Ítem disapte a VII de desembre pagué Ne Maria, le fornere, per lo coure del pa de tot sò desús escrit qui són, VIII corteres, e-li dat VIIII sous, IIII [...]
[fol. 109r.]
MCCCCXLIII. Memorial de roba qui·s levà de fora case:
A XV de octubre se’n portà na Salvadora Sunyera, de Sant Cugat de Vallès: primo unes cortines blanques, V peces, costaran de lavar: II sous, VI.
Ítem dues tovaylles grans a III diners la pessa: VI.
Ítem dues tovalles petites a un diner la pessa: II.
Ítem dos tovayllons e axugamans: I.
Fou pagade III sous, III.
A IIII de noembre se’n portà VIIII tovalles, les tres són grans: I sou, II.
Ítem tovallons VI: III.
Ítem axugamans III. Item torcacoltells III: I.
Ítem tovalloles II: I.
Ítem a XXVI de noembre aportà le dite robe e fou pagade: I sou, VII.
Ítem se n’aportà le dite done lo die matex: un parel de lensols prims del meu lit, de tres telles: IIII.
Ítem dos parels de lensols de companyhe, A IIII diners lo par: VIII.
Ítem dues tovalles grans noves per canegar, a IIII diners la cane, a cascuna cotre canes. Monten: II sous, VIII.
Sume aquesta pàgine VIII sous, VI.
[fol.119v. ] Ayn MCCCCXL. despeses extraordinàries
[...] Ítem diluns a XXVI de setembre per un sent d’agulles de cap: II sous, I.
Ítem dimarts I cane e mige de canemàs per adobar un matelàs a XX diners la cane, e per una rove de lana sardesca per lo matelàs: VI sous, V.
Ítem coste lo dit matalàs de fer de XV palms de larch e XII d’ample del lit, de Valsens, la mesió de dinar a I: IIII sous.
Ítem lo dia matex per I mise : I sou.
Ítem dimecres a XXVII del dit mes, sivade, mig cortà per les galines: III [...]
[fol. 122v.]
[...] Ítem dimarts a VIII de noembre segou per les galines: VI.
Ítem dimecres a VIIII del mes, per adobar les estores: V sous, VIII.
Ítem digous a VIIII del mes per tres pèls negres per les mànegues e colar petit, e per fil devant fins a le correge, a rahó de tres sous VI le pell: e de mans II reyals. Some tot: XIII sous.
Ítem lo die matex, per mel per lo codoynat, a tres diners la lliura, XVII lliures e mige: IIII sous, III [...]
[fol. 124v.]
[...] Nadal. Ítem divendres a XVI del dit mes per torons ab alegrie, he que fou madone Constanse, per IIII lliures de mel.
I sou, per IIII lliures d’avelanes torades I sou VIIII, e I lliura de vi bo VI, e per I liura d’alegrie V. Some tot: III sous, VIII.
Ítem per lo bisbe de Nadal dels fadrins: I sou.
[Afegit al final del foli 118v.]
A mon cor fay ham senyora.
Més vos am senyora mia.
que mostrar may no us poria. Cobla
Mes vos am secretament
que no us most tal continent,
si sentien mon turment
ma vida milor seria. Cobla [...]
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Timbor era sorella di Sancha Ximenis de Cabrera ed era sposata con Juan de Híjar; aveva un buon rapporto con Sancha.