/INTRODUCCIÓN
Nel corso di due secoli, da l’inizio Cinquecento ai primi anni del Settecento, il Regno di Napoli fu governato, in quanto parte dell'impero spagnolo, da potenti viceré che si comportarono di diritto e di fatto come alter ego dei sovrani.
Gli storici dell'Ottocento, specialmente dopo l'Unità d'Italia, tendevano a considerare il governo dei viceré come la causa dei principali problemi del Mezzogiorno. Tale visione è cambiata molto negli ultimi decenni, da quando gli studiosi hanno evidenziato, piuttosto, la complessità e la varietà delle questioni che dovettero affrontare. Il progetto multimediale Sguardi Incrociati si sofferma su uno degli aspetti più evidenti del governo dei viceré: la loro attività di grandi mecenati d'arte e di cultura. La maggior parte di loro apparteneva all'alta aristocrazia castigliana, e furono capaci di trasformare Napoli in una magnifica corte, che aspirava a competere con quella romana dei pontefici e con la stessa corte dei re di Spagna. I risultati di questa loro attività sono ancora oggi visibili, sia in campo urbanistico che in architettura, civile e religiosa, e sia nella capitale che nelle principali città del regno. Tuttavia, gli effetti più eclatanti arrivarono nella stessa Spagna. Di fatto, al termine del mandato a Napoli, i viceré portarono con sé una grande quantità di opere, come dipinti, sculture, mobilia e libri, che avevano acquisito (a volte con metodi al limite della legalità) in città. Anche grazie a loro, Napoli divenne, sotto diversi aspetti, il vero centro culturale della monarchia spagnola. Una parte di queste opere passarono a formar parte della loro collezione privata. Al ritorno a Madrid o nelle proprie città d'origine, molti viceré allestirono nei loro palazzi gallerie destinate ad esporle. Ma in molti casi il dispendioso stile di vita che conducevano fece sì che alla fine loro stessi o i loro eredi erano costretti a venderle per pagare i debiti. In tal modo, molte collezioni andarono ben presto incontro alla dispersione, e le opere di artisti napoletani finirono nei luoghi più impensabili. In altri casi, il destino delle opere inviate in Spagna dai viceré fu costituito da chiese e conventi locali, su cui esercitavano un patronato diretto. Alcuni di questi luoghi finirono per costituire, oggi come allora, veri e propri ambienti napoletani nel cuore della penisola iberica. Ma i viceré non lavorarono solo per la loro collezione privata. Uno degli obiettivi che dovevano raggiungere era contribuire a colmare la voglia insaziabile di opere d'arte da parte dei sovrani. Talvolta lo fecero mediante prestigiosi regali, con i quali speravano altresì di ottenere qualche riconoscimento come ricompensa. Altre volte, invece, agirono dietro espressa richiesta dei loro monarchi, che commissionavano opere ai più famosi artisti italiani per decorare le proprie residenze. Ciò avvenne soprattutto nel corso del decennio 1620-1630, quando il re Filippo IV stava facendo costruire un casino di ricreo, il Buen Retiro, nei dintorni di Madrid. In tal modo, l'estetica italiana contribuì in maniera notevole a creare l'immagine pubblica della monarchia spagnola. Per la gran parte dei viceré Napoli fu la tappa finale di un lungo percorso. Nel loro viaggio fino alla capitale del regno molti realizzarono un percorso per la penisola italiana, che solitamente cominciava a Genova, passava talvolta per Firenze o Venezia, e che quasi sempre aveva come tappa obbligata Roma. Di fatto, prima di svolgere l'incarico di viceré di Napoli, molti erano già stati ambasciatori della monarchia spagnola presso la Santa Sede. A Roma ebbero l'opportunità di conoscere alcuni dei principali artisti italiani ed europei e di farsi coinvolgere nel clima di effervescenza visiva proprio della controriforma. Per riflettere l'intensa circolazione di opere d'arte tra Italia a Spagna attraverso i viceré, il progetto Sguardi Incrociati è pensato come un viaggio di andata e ritorno. Servendoci di mappe e piante coeve, abbiamo segnalato i diversi luoghi dove la loro attività di mecenati ha lasciato segni tangibili. Sebbene i viceré ammirarono e accolsero con entusiasmo la produzione dei principali artisti italiani, il loro atteggiamento non fu sempre e solo passivo. Molti di loro furono esperti coonisseurs con gusti elaborati e un'idea molto chiara su quello che volevano ottenere. Pertanto, il loro mecenatismo fu il risultato dell'incontro tra le loro aspettative come patroni e le possibilità del linguaggio formale elaborato dagli artisti italiani. Da qui il titolo del progetto: Sguardi Incrociati. Il progetto multimediale è stato realizzato dal gruppo di ricerca "Poder i Representacions" dell'Universitat de Barcelona, nell'ambito del progetto europeo ENBaCH (European Network for the Baroque Cultural Heritage), coordinato dall'Università "La Sapienza" di Roma diretto dalla professoressa Renata Ago, che desidero ringraziare per il grande aiuto che ci ha dato, per la fiducia che ha sempre manifestato sul nostro lavoro e (perché non dirlo!) per la pazienza e la comprensione dimostrataci, anche quando, in algune fasi del lavoro, avrebbe avuto tutti i motivi per pensare che questo progetto non sarebbe andato a buon fine. Alle circa 150 schede che compongono il progetto hanno collaborato 36 studiosi di diverse nazionalità, tra cui figurano docenti e ricercatori di cinque diversi paesi europei. |
Chiesa
Palazze
Monumento
Cerimonia
Musica
Case reali
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Palermo
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Barcellona, porto di partenza e di arrivo dei viceré
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Milano
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I soggiorni a Genova durante i viaggi di Pascual e Pedro Antonio de Aragón (1661 e 1662)
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Cagliari spagnola
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Roma
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Reino de Nápoles
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I viceré di Napoli e la Santa Casa di Loreto
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Collezionismo spagnolo a Venezia
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Le corti di Firenze e Urbino: Doni diplomatici alla corte vicereale di Napoli
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I viaggi del conte di Monterrey
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Chiesa
Palazze
Monumento
Cerimonia
Musica
Case reali
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La chiesa e il convento di San Francesco di Paola ai Monti
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Piazza di Spagna, lo spazio della rappresentazione
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Palazzo di Spagna
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La chiesa di San Giacomo degli Spagnoli a Roma
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La cerimonia dell’Acanea o Chinea
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La festa spagnola della Resurrezione a Piazza Navona
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L'ambasciata d'obbedienza di Pedro Antonio de Aragón a Clemente X nella residenza papale del Quirinale (1671)
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La chiesa di San Pietro in Montorio
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Santa Maria di Monserrato
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L’arciconfraternita dello Spirito Santo dei Napoletani a Roma
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Chiesa
Palazze
Monumento
Cerimonia
Musica
Case reali
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Nápoles
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Gaeta, porta d'ingresso al Regno di Napoli
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Procida e Ischia, i viceré ospiti dei d’Avalos e dei nobili napoletani
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Il soffitto barocco della Basilica di San Nicola di Bari
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Lecce, città regia
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Il convento di San Domenico di Soriano Calabro
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Los virreyes y Montevergine en el siglo XVII
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La statua di Carlo II ad Avellino
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L'Aquila e la memoria di Margherita d’Austria
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Pozzuoli: un ritrovo della corte a pochi passi dalla capitale
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Taranto, e le diocesi di patronato regio del Regno di Napoli
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Chiesa
Palazze
Monumento
Cerimonia
Musica
Case reali
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Santa Lucia al Monte
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Largo di Palazzo, el trasfondo de la fiesta virreinal
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Cabalgatas reales en el Nápoles virreinal
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Le fontane barocche
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La insula de San Giacomo degli Spagnoli
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Il torrione del Carmine e la rivolta di Masaniello
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Le chiese degli ordini religiosi spagnoli a Napoli
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Il convento della Maddalena delle convertite spagnole
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Ospedale di San Gennaro dei Poveri
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La villa del duca di Traetto: un palco sulle feste di Posillipo
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Palazzo Vecchio
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La cappella musicale del Pio Monte della Misericordia
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Un real sitio quasi perfetto: la villa di Poggioreale e il suo viale
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Santa Maria della Solitaria (o della Soledad)
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La cappella musicale di San Giacomo degli Spagnoli
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L’Immacolata Concezione di suor Orsola Benincasa
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Procesión de la “ottava del Corpus Domini” o de los Quattro Altari
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El puerto y la dársena de Nápoles
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Teatro de San Bartolomeo
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Port'Alba e le porte di Napoli del XVII secolo
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Panteón real en el monasterio de San Domenico Maggiore
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Regi Studi
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Santa Maria del Pianto
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La tarantella de Caresana, emblema musical de Nápoles
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La processione del Venerdì Santo della Solitaria
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España
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Palazzo reale de Nápoles
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La chiesa e il convento di Santa Maria Egiziaca
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La cavalcata della vigilia di san Giovanni Battista (23 giugno)
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Palazzo Donn’Anna
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El nacimiento de la Riviera di Chiaia
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San Francesco Saverio (ora San Ferdinando)
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Cappella del Tesoro di San Gennaro
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Santa Lucia al Monte
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Chiesa
Palazze
Monumento
Cerimonia
Musica
Case reali
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I maestri di cerimonia del Palazzo Reale di Napoli
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I giardini di Palazzo Reale
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Cappella Palatina, Real Cappella musicale
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Un maestro di cappella: Alessandro Scarlatti (1660-1725)
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La Sala d'Ercole, già Sala dei Viceré, e la serie dei ritratti
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La facciata del Palazzo reale di Napoli
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La Cappella palatina
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La galería
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Il Palazzo Reale
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Sala regia o teatrino di corte
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Teatro di corte
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La escalera monumental
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Las pinturas de los salones
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Los salones y el appartamento di rappresentanza
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Chiesa
Palazze
Monumento
Cerimonia
Musica
Case reali
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Il convento di Monforte de Lemos (Lugo)
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El castillo de Benavente (Zamora)
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La Inmaculada Concepción de monjas agustinas recoletas de Salamanca
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Convento de Peñaranda de Bracamonte (Salamanca)
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El convento de la Purísima Concepción de Toledo
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Il convento di San Diego di Valladolid
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Il Monastero di San Blas di Lerma
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Esculturas napolitanas en las Agustinas Recoletas de Salamanca
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Catedral de Toledo
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Luca Giordano en Aranjuez
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Madrid
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La Casa de Pilatos de Sevilla
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Monasterio del Milagro de Cocentaina
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El monasterio de Poblet
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Chiesa
Palazze
Monumento
Cerimonia
Musica
Case reali
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El jardín de San Joaquín
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El palacio de los condes de Oñate
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El palacio del Buen Retiro y su decoración
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El palacio de Pedro Antonio de Aragón
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Convento di Santa Teresa de Jesús
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La Immacolata di Ribera in Santa Isabel
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Matteo Sassano detto Matteuccio, "il rosignolo di Napoli"
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Francesco Paolo Capoccio, un violinista napolitano en la Capilla Real de Carlos II
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La cappella del Santo Cristo di San Ginés
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San Antonio de los Alemanes (o "de los Portugueses")
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La huerta de Recoletos
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Las esculturas napolitanas de la Congregación del Santo Cristo
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El Alcazar de Madrid
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El altar de pórfido de la capilla real del Alcázar
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La pintura napolitana en las colecciones reales
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El palacio de los VI condes de Monterrey en el Prado Viejo de San Jerónimo de Madrid
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/VICERÉ
Percorri la galleria e scopri le biografie dei 28 viceré e luogotenenti che governavano il Regno di Napoli nel XVII secolo.
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