Un tratto caratteristico dei monasteri sardi è costituito dalla scarsità di documentazione per i secoli XII-XVI, a causa della dispersione degli archivi monastici, dovuta a fattori storici e ambientali, e alla quasi totale scomparsa dei monasteri esistenti in quell’arco di tempo. I monasteri censiti sono, pertanto, molto pochi.
Tra XIV e XV secolo, in concomitanza con la conquista catalano-aragonese dell’isola, si assiste alla scomparsa del monachesimo di ascendenza benedettina e allo sviluppo degli ordini mendicanti. Fra Trecento e Cinquecento i soli monasteri femminili presenti in Sardegna appartengono all’ordine delle Clarisse e si svilupparono all’interno delle mura delle principali città o nelle immediate vicinanze. L’obiettivo della ricerca è fare una ricognizione della documentazione esistente e studiare i diversi monasteri cercando di inserirli nel contesto storico e sociale in cui si svilupparono, evidenziandone l’impatto sulla città, i legami con i diversi ceti sociali e l’influsso culturale e spirituale.
Coordinatrice del Gruppo d'Italia
Coordinatrice del Gruppo di Sardegna Numero di schede: 3
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Numero di schede: 2
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