Universidad de Barcelona [ISSN 1138-9796] Nº 21, 9 de abril de 1997 |
BIBLIOGRAFIA PRINCIPALE di GIACOMO CORNA-PELLEGRINI
1. Il concetto di «regione» nella ricerca economica.
2. Note, recensioni e saggi 1955-1959.
3. Esperienze di studi e pianificazione regionale in Italia.
4. Varese: premesse alla programmazione.
5. Libro bianco sulla crisi dei trasporti pubblici urbani.
6. Cremona: elementi d'una politica di sviluppo.
7. Trasporti urbani.
8. Una proposta di sviluppo lineare.
9. Cause e caratteristiche della crisi dei trasporti pubblici
nelle aree urbane e suburbane.
10. Problemi della pianificazione intercomunale.
11. Note, recensioni e leggi 1960-1965.
12. Progetti per il sistema di mobilità nell'area
milanese dal 1959 al 1966, in Atti del Convegno di studio I problemi
dei trasporti nell'area metropolitana milanese. Dibattito Urbanistico,
numero fuori serie, 1966, pp. 19.
13. Mobilità come strumento di libertà.
Il Piano Intercomunale Milanese. Casabella, n. 302, feb. 1966, p. 4.5.
14. La geografia del tempo libero.
15. Il Cremasco. Studi geografi, programmazione territoriale
ed economica, normativa giuridica per un piano urbanistico comprensoriale.
16. Prontuario per una prima rivelazione delle infrastrutture
comunali.
17. La ricerca urbana. Contributi per una metodologia.
18. Popolazione e territorio. Appunti di geografia della
popolazione.
19. Geografia e politica del territorio. Problemi e ricerche.
Vita e Pensiero, Milano, 1974, p. 253. 19.1. Parte prima - Problemi
generali.
20. Recenti studi di geografia urbana.
21. La struttura urbana in Giappone.
22. Note, recensioni e interventi 1971-1974.
23. Milano '50/'70. La trasformazione sociale e geografica
del territorio milanese dagli anni '50 agli anni '70.
24. Milano, Megalopoli padana, Valli alpine. Studi sulle
reti urbane.
25. Actualité et limites de l'indice de densité
téléphonique dans le études de geographie urbaine.
26. Periferie urbane nel Terzo Mondo.
27. Tourism and Borders.
28. La casa della pianura padana.
29. La ricerca geografica in Italia 1960-1980.
30. Lombardia. Fra Europa centrale e mediterranea.
Conoscere l'Italia, fasc. 47, De Agostini, Novara, 1980, pp. 1-21.
31. The Terziary Sector. A cura di Corna-Pellegrini G.,
in Italy. A Geographical Survey, a cura di Pinna M. e Ruocco D., Pacini,
Pisa,. 1980, pp. 503-540.
32. L'opera di canalizzazione e di bonifica. Le strutture
agrarie.
33. Ricerca geografica e percezione dell'ambiente.
34. Note, introduzione e interventi 1977-1979.
35. L'Asia meridionale e orientale.Con la collaborazione
di Romoli G., Colao M.A. e Oteri M.F., nella collana Il Mondo attuale,
UTET, Torino, 1982 (due volumi), pp. 345 e 389.
36. Urban Geography and Urban Problems in Italy, 1945-1982.
37. L'Italia tra l'Europa e il Mediterraneo.
38. Il turismo e la società moderna.
39. Gli indicatori ambientali nella ricerca geografica.
Rivista Geografica Italiana, fasc. 2, 1985, pp. 173-178. Anche
in Gli indicatori ambientali, a cura di Schmidt P., Angeli, Milano,
1986, pp. 181-188.
40. Cartografia e geografia: un rapporto in evoluzione.
41. Milano. Le ragioni di una visita.
42. Turismo come e perché. Modello di ricerca
geografica e psicologica. Il territorio varesino.
A cura di Corna-Pellegrini G. e Frigerio A., Unicopli, Milano e ASK, Varese,
1985, pp. 465.
43. Note, introduzioni e interventi 1980-1985.
44. Itinerari di Geografia umana, Unicopli, Milano,
1986 (pp. 126).
45. Lentamente verso un nuovo Bel Paese? Primi appunti
per una geografia storica dell'Italia contemporanea (1914-1985), contributo
alle relazioni Coppola e Celant al XXIV Congresso Geografico Italiano,
Torino, 1986. Anche in Nuova Città Nuova Campagna, L'Italia nella
transizione, a cura di Celant A., Patron, Bologna, 1988.
46. Tourisme et environnement géografique, con
Zerbi M.C. (di C.G.P. 1, 3, 4, 5, 12, 13, 14, 15, 22, 23), in Tourism,
Employment and Environment in Post-Industrial Society, A study for the
European Economic Community, Bruxelles, October, 1986.
47. L'America Latina.
48. Aspetti e problemi della Geografia, a cura e
Introduzione di Corna-Pellegrini G., 2 voll. di pp. 770 (vol. I); pp. 678
(vol. II), Marzorati, Milano, 1987.
49. Roberto Almagià e la geografia italiana nella
prima metà del secolo, una rassegna scientifica e una antologia
degli scritti, a cura e Presentazione di Corna-Pellegrini G., Unicopli,
Milano, 1988.
50. Difesa della città patrimonio geografico di
tutti, in Cultura e scuola, anno XXVII, n. 107, luglio-settembre 1988,
pp. 215-219.
51. C.C.I.A.A., Atlante della provincia di Varese,
a cura del Cedoc Varese, ASK, Varese, 1988 (coordinamento scientifico e
Introduzione di G.C.P.).
52. La Geografia.
53. Note, introduzioni, interventi, 1986-1988.
54. L'Atlante di Marinelli, Strumento per la conoscenza
fisica e antropica del territorio, in Validità e attualità
dell'Atlante dei tipi geografici di Olinto Marinelli, a cura di Di Blasi
A., Università di Catania, 1988, pp. 65-84. Anche
in Studi geografici sul paesaggio, a cura di Botta G., Cisalpino-Goliardico,
Milano, 1989, pp. 3-16.
55. Italia paese nuovo. Saggi geografici ed economici,
a cura di Bonora P., Unicopli, Milano, 1988, pp. 230.
56. In cinque continenti. Trent'anni di geografia.
Sonda, Milano, 1989, pp. 272.
57. Note, introduzioni, interventi 1988-1990.
58. Vecchia e nuova cartografia, in Relazioni internazionali,
Milano, settembre 1989, pp. 126-134.
59. Esplorando Polis. Itinerari di Geografia Umana,
Unicopli, Milano, 1989, pp. 282.
60. Nuova Zelanda, Touring Club Italiano, Milano,
1990, pop. 199. Con Silvio Raiteri.
61. Gli anni della fretta. Un periodo cruciale della
storia italiana 1956-1967, a cura di Alfredo Canavero, Guerini, Milano,
1990, pp. 222.
62. Popolazione, società e territorio, con
Dell'Agnese E. e Bianchi E., Unicopli, Milano, 1991, pp. 282.
63. Varietà delle Geografie. Limiti e forza della
disciplina, a cura di Corna Pellegrini G. e Bianchi G., Cisalpino,
Milano, 1992, pp. 212.
64. Pensare Milano. Intellettuali a confronto con la
città, inchiesta promossa da Corna Pellegrini G., Nardi G.,
a cura di Bertoldini M. e Calloni M., Guerini, Milano, 1992, pp. 294.
65. America Latina: voglia di benessere, a cura di
Corna Pellegrini G., Il Mulino, Bologna, 1992, pp. 312.
66. Humanistic and behavioural Geography in Italy,
edited by Corna Pellegrini G., Consiglio Nazionale delle Ricerche, Pacini
Editore, Pisa, 1992, pp. 285.
67. Note, introduzioni, interventi 1991-1995.
68. Le città dei Paesi extra-europei, in Geografia
Urbana, Utet, Torino, 1993, pp. 221-308.
69. Cesare Saibene e il paesaggio italiano, a cura
di (con Staluppi g. G.), Vita e Pensiero, Milano, 1994, pp. 270.
70. La Lombardia tra Europa e Mediterraneo, a cura
di (con Staluppi g. G.), Unicopli, Milano, 1994, pp. 199.
71. Manuale di Geografia Politica (con Dell'Agnese
E.), Nuova Italia Scientifica-NIS, Roma, 1995, pp. 285.
72. Oriente Estremo 1995 - Nuove geopolitiche nell'Asia
Orientale, a cura di Corna Pellegrini G., Unicopli, Milano, 1995, pp.
257.
73. Le città mediterranee, in Bollettino Società
Geografica Italiana, luglio-dicembre 1964.
74. Pianeta blu. Paesaggi e atmosfere nel mondo,
Unicopli, Milano, 1995, pp. 320.
75. Note, introduzioni, interventi 1995-1996.
76. Geografia e ricerca territoriale a Milano, con
Morazzoni M., Librerie CUEM, Milano, 1996 (pp. 125).
77. Introduzione alla edizione italiana di: Buttimer A.,
Geography and the Human Spirit, Johns Hopkins Press, Baltimore-London,
1993; La Geografia e lo spirito umano.
78. Vita di Geografo. Motivazioni e indirizzo di ricerca.
Il Mulino, n. 90, agosto 1959, pp. 64-79.
Viene analizzato il concetto di regione secondo tre prospettive: l'omogeneità socio-economica del territorio regionale; la convergenza dell'organizzazione territoriale verso un polo di attrazione; l'ambito di applicazione di una politica o di un piano regionale; la convergenza dell'organizzazione territoriale verso un polo di attrazione; l'ambito di applicazione di una politica o di un piano regionale di sviluppo. Si evidenziano i legami e le contrapposizioni tra questi diversi aspetti della entità regionale e si conclude che il concetto di regione non è univoco ed è invece funzionale agli scopi per i quali viene di volta in volta formulato.
2.1. Recensione a: Gendarme R., La région du Nord. Essai d'analyse économique. Riv. Int. Sc. Soc., lug.-ago. 1955 (pp. 370-372).
2.2. Recensione a: Nations Unies, Etude sur la situation économique de l'Europe. Riv. Int. Sc. Soc., lug.-ago. 1955 (pp. 374-376).
2.3. Recensione a: International Bank for Reconstruction and Development. The economic development of Syria. Riv. Int. Sc. Soc., sett.-ott. 1955 (pp. 478-479).
2.4. Recensione a: International Bank for Reconstruction and Development. The economic development of Nigeria. Riv. Int. Sc. Soc., sett.-ott. 1955 (pp. 476-478).
2.5. Recensione a: International Bank for Reconstruction and Development. The economic development of Malaya. Riv. Int. Sc. Soc., gen.-feb. 1956 (pp. 89-90).
2.6. Recensione a: Clement P. et Xidias N., Vienne sur le Rhone. Riv. Int. Sc. Soc., mar.-apr. 1956 (pp. 180-182).
2.7. Recensione a: Labasse J., Les capitaux et la région. Riv. Int. Sc. Soc., lug.-ago. 1956 (pp. 374-375).
2.8. Da uno schema di previsioni a un piano di azione. Mondo Economico, 6 ott. 1956 (pp. 3-7).
2.9. Capitali e iniziative per la nuova industria del Sud. Prospettive meridionali, dic. 1956 (pp. 6-10).
2.10. Aspetti economico-sociali della industrializzazione del Mezzogiorno. Civiltà degli Scambi, feb. 1957 (pp. 11-15).
2.11. I mutamenti della struttura del potere in una fase di sviluppo economico. Prospettive Meridionali, ott. 1957 (pp. 5-8).
2.12. Recensione a: International Bank for Reconstruction and Development. The economic development of Jordan. Riv. Int. Sc. Soc., gen.-feb. 1958 (pp. 73-75).
2.13. Recensione a: Fyot J.L. et Calvez J.Y., Politique économique régionale en Grande-Bretagne. Riv. Int. Sc. Soc., mar.-apr. 1958 (pp. 182-183).
2.14. In attesa dell'ordinamento regionale. Mondo Economico, 23 agosto 1958 (pp. 11-13).
2.15. Infrastrutture nel Mezzogiorno. Civiltà delle Macchine, mar.-giu. 1959 (pp. 5-10).
2.16. Recensione a: Tsuru S., Essays on Japanese Economy. Riv. Int. Sc. Soc., mag.-giu. 1959 (pp. 283-284).
2.17. Introduzione alla politica economica (a cura di). Istituto Sociale Ambrosiano, Milano, 1959, (pp. 302).
2.18. Prefazione a: Antologia di scritti sul Piano Vanoni. Italia Massimo, Milano, 1959.
2.19. Le redini del potere (con Bassetti P.). Ceschina, Milano, 1959 (pp. 216).
Atti del Convegno Gli squilibri regionali e l'articolazione dell'intervento pubblico, Lerici, Milano, 1961, pp. 417-502.
Parte Prima: Classificazione delle esperienze in atto. 1. Due esempi di studi per piani territoriali di coordinamento: Lazio e Umbria. 2. Due studi regionali con specifica attenzione alle previsioni dell'occupazione: Campania e Calabria. 3. Alcuni centri di studi economici regionali: Trentino-Alto Adige, Veneto, Marche, Lombardia. 4. Due esempi di studi economici delle interdipendenze strutturali: Sicilia e Piemonte. 5. Un programma d'investimenti industriali: Sicilia. 6. Un'indagine per la creazione di una zona industriale: un'area in Lombardia. 7. Il primo piano di sviluppo regionale giunto a formulazione legislativa: Sardegna. Parte Seconda: Considerazioni e proposte. 1. Alcuni giudizi sulla efficacia conoscitiva e operativa degli studi regionali italiani. 2. Possibili linee di coordinamento tra le varie esperienze di studi e programmazione regionale. 3. L'integrazione della programmazione regionale in quella nazionale. 4. Questionario sulle iniziative di studi e programmazione regionale.
Sviluppo economico, bisogni delle comunità, infrastrutture e amministrazione pubblica nella Provincia di Varese. Con Ferrario L., Amministrazione Provinciale di Varese, 1963, pp. 319.
1. L'andamento demografico. 2. L'andamento del reddito. 3. L'agricoltura e le sue prospettive di sviluppo. 4. Attività extra-agricole, in particolare l'industria. 5. Bisogni della comunità ed infrastrutture. 6. L'istruzione pubblica. 7. La finanza locale. 8. Sintesi a schede della situazione economico-amministrativa dei 140 Comuni. 9. Considerazioni conclusive. Analitica indagine sui principali caratteri sociali ed economici della Provincia di Varese, tesa a visualizzare i bisogni (economia, sanità, scuola, ecc.), cui Amministrazione Provinciale ed altre Amministrazioni pubbliche sono tenute a dare organiche risposte. Una indagine particolare è svolta sul grado di abitabilità a livello comunale. Concludono proposte per il piano provinciale di interventi coordinati, riprese in un «Programma dell'attività per il quadriennio 1966-1969», presentato dalla Giunta Provinciale e approvato dal Consiglio Provinciale il 14 gennaio 1966.
Commissione di studio sui trasporti pubblici nelle aree urbane e metropolitane (presieduta da Corna-Pellegrini G.), Confederazione delle Aziende Municipalizzate - Fedetram, Roma, 1965, pp. 69.
Si evidenziano le cause della crisi dei trasporti pubblici urbani, sia all'interno delle aziende di trasporto sia nelle politiche viabilistiche ed urbanistiche, nonché in quelle tariffarie. Per superarla si prospetta una serie articolata di provvedimenti sul piano finanziario e sul piano tecnico-amministrativo.
Sviluppo economico, bisogni delle comunità, infrastrutture e amministrazione pubblica nella Provincia di Cremona.
Con Ferrario L., Amministrazione Provinciale di Cremona, Cremona, 1965, pp. 415.
1. L'andamento demografico. 2. L'agricoltura. 3. L'industria. 4. Alcuni settori terziari. 5. Il reddito provinciale. 6. Bisogni della comunità ed infrastrutture. 7. L'istruzione pubblica. 8. I trasporti.. 9. Le attrezzature sanitarie. 10. La finanza locale. 11. Sintesi a schede della situazione economico-amministrativa dei 115 Comuni. 12. Rapporto conclusivo.
Riprendendo l'esperienza di analisi geo-economica provinciale realizzata due anni prima per la Provincia di Varese, si analizzano tutti i principali settori sociali ed economici della Provincia cremonese. Approfondita è la metodologia di valutazione del grado di abitabilità dei singoli Comuni, mediante schede di valutazione analitica. Il rapporto conclusivo propone all'Amministrazione Provinciale un piano di intervento per lo sviluppo economico e urbanistico del territorio.
Il finanziamenti delle imprese pubbliche e il problema delle tariffe.
CIRIEC, Roma, 1965, pp. 88-93.
Si analizza l'andamento di costi e ricavi nelle aziende di pubblico trasporto urbano. Vengono considerati i livelli tariffari, rapportati ai problemi della concorrenza di trasporti individuali ed alla capacità di spesa del pubblico. Si propone un coordinamento tra politica tariffaria, viabilistica ed urbanistica per affrontare deficit aziendali altrimenti insanabili.
La pianificazione nell'area metropolitana milanese.
Con Bacigalupo M. e Mazzocchi G.C., Centro Piano Intercomunale Milanese, Milano, 1965, pp. 143.
Il progetto, presentato nell'ambito del Comitato Scientifico del Piano Intercomunale Milanese, muove da un esame dei caratteri economici ed urbanistici del territorio per proporre un nuovo sviluppo insediativo. Esso tiene conto dei grandi allineamenti dell'urbanizzazione padana sulla direttive Est-Ovest. Per realizzare, nell'area milanese, una decongestione del capoluogo lombardo e del territorio posto al suo Settentrione, viene proposto un reticolo ortogonale di nuove grandi arterie, assestate su un asse principale orizzontale. Forti strutture di trasporto pubblico metropolitano sono ipotizzate per alleggerire il traffico individuale, reso complementare ad esse da un sistema «park and ride».
Atti del Convegno nazionale sulla crisi dei trasporti pubblici urbani, Associazione Nazionale Comuni Italiani - Fedetram, Roma, 1965, pp. 16.
Identificata la crisi della mobilità urbana nello squilibrio tra intenso sviluppo economico ed inadeguata espansione di canali di traffico e strutture di trasporto, si analizzano in particolare i problemi dei trasporti pubblici nelle aree urbane italiane. Si individuano diverse vie di soluzione riguardanti la politica urbanistica, viabilistica e tariffaria, nonché provvedimenti organizzativi per una maggior efficienza delle aziende di trasporto pubblico.
Atti della tavola rotonda Vita e nuove forme della città. Economia Trentina, n. 5, 1966, pp. 67-94.
1. Strumenti di misura dei bisogni delle comunità locali, espressi in particolare dalla dinamica demografica e dalla dotazione di infrastrutture. 2. Raccordo tra finanza comunale ed eventuale piano finanziario comprensoriale. 3. Trasporti pubblici nelle grandi aree urbane e metropolitane.
11.1. La concéntration du pouvoir économique en Italie. Economie et Humanisme, Lione, gen.-feb. 1960 (pp. 44-54).
11.2. I motivi della permanente tensione in Medio Oriente. Vita e Pensiero, mar. 1960 (pp. 187-192).
11.3. Una politica regionale di sviluppo sociale ed economico. Civiltà degli Scambi, sett. 1960 (pp. 3-22).
11.4. Programmazione amministrativa e piani locali di sviluppo economico. Esperienze Amministrative, magg.-set. 1960 (pp. 9-13).
11.5. Progresso tecnico, rischio dell'impresa e mutamenti delle strutture produttive. Il Mulino, n. 98, dic. 1960 (pp. 602-619).
11.6. Lo sviluppo economico a livello locale. Una politica di sviluppo a livello regionale, in AA.VV., La comunità locale. Orientamenti di politica amministrativa, ACLI, Roma, 1960 (pp. 175-188).
11.7. Relazione generale Convegno economico sull'Alto Ferrarese. Camera di Commercio di Ferrara, gen. 1961 (pp. 5-9).
11.8. La partecipazione degli interessi privati alla pianificazione regionale nell'esperienza francese. Riv. Int. Sc. Soc., gen.-apr. 1961 (pp. 94-104).
11.9. Le ragioni di una politica economica a livello locale. Atti IV Convegno Cultura Europea. Istituto Internazionale Studi Superiori A. Rosmini, Bolzano, 1961 (pp. 365-373).
11.10. La politica economica del fascismo verso il Mezzogiorno, in AA.VV., Fascismo e Antifascismo (1918-36). Lezioni e testimonianze. Feltrinelli, Milano, 1962. (pp. 290-293).
11.11. Una politica per l'Alto Adige. Intervento al Convegno omonimo. Il Mulino, 1962 (pp. 74-77).
11.12. Prospettive della programmazione regionale. Il Nuovo Osservatore, sett. 1962 (pp. 500-504).
11.13. Problema dei trasporti e costi sociali. Pianificazione territoriale e piani intercomunali. Aggiornamenti Sociali, feb. 1964 (pp. 118-122).
11.14. Costi e benefici nelle imprese di pubblici trasporto. L'Impresa Pubblica, dic. 1964 (pp. 510-515).
11.15. Introduzione a: O-D Origine Destinazione (e coordinamento dello studio). Azienda Trasporti Municipali, Milano, 1965.
11.16. Problemi di geografia applicata alla programmazione: riflessioni su alcune esperienze. Contributo alla Relazione di Merlini G., in Atti del XX Congresso Geografico Italiano, Roma, 1967.
La rassegna dei numerosi progetti elaborati dagli Enti più diversi per il sistema di mobilità nell'area milanese offre l'occasione per una considerazione coordinata del problema. Viene proposta l'esigenza di contrastare la speculazione edilizia con programmi urbanistici di largo respiro, tesi ad impostare su basi territorialmente più ampio lo sviluppo della mobilità.
L'efficienza delle strutture di mobilità viene indicata come strumento essenziale di esercizio delle libertà individuali. Scelte urbanistiche coraggiose (come quella di uno sviluppo lineare per il territorio di Milano) sono proposte come possibile risposta ai problemi di congestione del traffico, che mortificano i progressivi bisogni di mobilità.
Annali di ricerche e studi di geografia, n. 2, apr.-giu. 1967, pp. 33-42.
La ricerca geografica interpreta i mutamenti dei paesaggio e dei generi di vita provocati dalle attività turistiche e dal tempo libero. Nuove dinamiche di comunicazione, traffico, trasferimento di ricchezza, imitazione dei costumi si stabiliscono tra regioni urbane e regioni turistiche (BSGI).
Con Ferrario L. e Sala G.L., Giuffrè, Milano, 1967, pp. 241.
1. Natura ed evoluzione del territorio. 2. L'andamento demografico. 3. La situazione agricola. 4. La situazione dell'industria e del commercio. 5. La morfologia urbanistica del territorio. 6. Problemi socio-economici dello sviluppo. 7. Organizzazione dei servizi pubblici. 8. Le scelte urbanistiche. 9. Problemi di salvaguardia e norme urbanistiche. 10. Finanza pubblica e piano finanziario comprensoriale.
Complesso di ricerche geografiche, economiche ed urbanistiche per il Piano Intercomunale del Circondario Cremasco. Lo studio parte dall'analisi dei diversi aspetti del territorio (ben definito dal punto di vista geografico), per presentarne una sintesi, capace di prevedere e interpretare le due direzioni di sviluppo. Vengono proposte destinazioni alternative per le varie porzioni territoriali. Si individuano le loro probabili conseguenze per orientare una scelta di piano territoriale (BSGI).
Atti del V Convegno di studi giuridici sulle Regioni, Giuffrè, Milano, 1970, pp. 686-750.
1. Popolazione residente. 2. Popolazione attiva e posti di lavoro. 3. Situazione edilizia. 4. Situazione delle strade. 5. Accessibilità centri estremi. 6. Movimenti pedonali giornalieri. 7. Ospedali generali e loro accessibilità. 8. Attrezzature sanitaria e assistenziali. 9. Personale sanitario e farmacie. 10. Scuole. 11. Acquedotto. 12. Fognatura - Nettezza urbana. 13. Illuminazione pubblica - Cimitero. 14. Antincendi - Poste e telegrafi - Telefoni. 15. Commercio - Esercizi pubblici - Abbonati RAI-TV. 16. Uffici pubblici e finanziari. 17. Altre attrezzature comunitarie. 18. Tabella di sintesi comunale. Schema di rilevazione delle principali infrastrutture e servizi a livello comunale (in particolare per i Comuni di media e piccola dimensione). La varietà dei giudizi qualitativi viene resa omogenea da un punteggio, che rende possibile una tavola di sintesi. Questa elaborazione di «quantitativistica soggettiva» facilita un giudizio generale sul grado di abitabilità del territorio comunale, cui possano seguire più dettagliate analisi per l'approntamento di politiche d'intervento.
Vita e Pensiero, Milano, 1973, pp. 431. (Precedenti edizioni in tre volumi separati del 1968, 1969, 1971).
17.0. Natura e città: un difficile incontro.
Sono presentati alcuni grandi temi di studio geografico urbano: l'analisi delle attività e delle funzioni urbane, i meccanismi di sviluppo, la mobilità intraurbana ed i trasporti, la rete delle città. Si delinea il passaggio dai caratteri del paesaggio naturale a quelli del paesaggio urbano accelerato da recenti fenomeni di sviluppo economico che promuovono alcune tipiche espressioni della nuova civiltà urbana, come le tre tipologie della regione-città, della regione turistica e delle città pioniere, esaminate nel volume (BSGI).
17.1. Studi e osservazioni geografiche sulla regione-città. La media valle d'Olona. (Prima edizione 1969).
17.1.1. La regione città.
Con Saibene C., anche in Rivista Geografica Italiana, Fasc. IV, Firenze, dic. 1967, pp. 405-434. L'approccio geografico alla vita urbana. 1. Preminenza del contenuto urbano rispetto alla sua forma. 2. Nessi tra urbanizzazione e sviluppo economico. 3. Una definizione della regione-città. 4. Criteri di studio della regione-città. 5. Il paesaggio della regione-città. 6. La tendenza inarrestabile alla vita urbana.
La moderna espansione dei fenomeni di urbanizzazione deve essere studiata e interpretata in funzione del contenuto di vita delle città e del territorio ad esse connesso. Ciò conduce a rilevare le strette relazioni tra urbanizzazione e processi di sviluppo economico. Sembra legittimo identificare nei caratteri tipici della vita industriale moderna gli stimoli più efficaci per l'insorgere e l'organizzarsi dei nuovi territori urbanizzati. Alcuni di questi possono essere denominati «regioni città» e definiti come «lembi di territorio dove la popolazione conosce l'esperienza e il paesaggio subisce gli effetti di un incessante progresso tecnico e culturale, una continua evoluzione qualitativa e quantitativa delle produzioni e dei consumi, una intensa mobilità delle persone tra i diversi ambienti sociali e tra le diverse parti del territorio, infine una vasta diffusione dei mezzi di comunicazione».
17.1.2. La media valle dell'Olona. Quartiere d'una regione-città.
0. Premessa. Scopo e metodo della ricerca. 1. Delimitazione del territorio: suoi caratteri. 1.0. Geomorfologia, confini naturali e amministrativi. 1.1. Clima e vegetazione spontanea. 2. Alcune fasi della urbanizzazione. 2.0. Funzione del territorio rispetto alla regione urbanizzata milanese. 2.1. Evoluzione recente degli insediamenti secondo alcuni documenti cartografici. 2.2. Gli insediamenti attuali secondo una panoramica aereofotografica. 3. Struttura demografica ed economica del territorio. 3.0. Caratteri della popolazione. 3.1. Le attività primarie. 3.2. Le attività secondarie e terziarie. 3.3. Le infrastrutture e i servizi pubblici. 3.4. Livelli del reddito e dei consumi. 4. Gerarchia dei Comuni interni e contermini. 4.0. Classificazioni statistiche del grado di urbanizzazione. 4.1. Relazioni con altri fenomeni antropici e fisici. 4.2. Le località centrali secondo alcuni indici. 5. Tipi di insediamento umano e considerazioni conclusive. Appendice. Caratteri dell'insediamento umano nei singoli centri. 0. I centri del versante orientale. 1. I centri del versante nord-occidentale. 2. La località principale: Tradate. 3. I centri della fascia meridionale.
La media valle d'Olona viene analizzata come elemento della «regione-città» milanese: territorio, caratteristiche fisiche, fasi di urbanizzazione, struttura demografica ed economica, gerarchia dei Comuni e dei tipi di ambiente. Si rileva il suo carattere complementare alla periferia urbana, rispetto al complesso del territorio urbanizzato in cui essa è inserita (BSGI).
17.2. Studi e ricerche sulla regione turistica. I Lidi Ferraresi. (Prima edizione 1968).
17.2.1. La regione turistica.
Con Saibene c.
1. Il turismo: sua rilevanza geografica. 2. Evoluzione storica e caratteri attuali del turismo. 3. Distinzione tra «turisti» e «forestieri»: i caratteri del turista. 4. Trasformazione del territorio ad opera del turismo. 5. Una definizione di regione turistica. 6. Aleatorietà del turismo e organizzazione della regione turistica. 7. Turismo e altre attività economiche nella trasformazione del territorio. 8. Problemi di organizzazione della regione turistica. 9. I compiti di una geografia della regione turistica.
Vengono rilevati i caratteri peculiari e si propone una definizione della regione turistica, come fenomeno complementare e parallelo a quello della regione-città. Si studia la evoluzione storica ed i caratteri attuali del turismo, nonché il meccanismo di nascita, organizzazione e sviluppo delle regioni turistiche, in funzione dei nuovi flussi temporanei di popolazione; le trasformazioni da essi operate sul territorio ed i riflessi economici del turismo di massa. Si constata lo stabilirsi di nuovi e complessi legami tra le località turistiche e le regioni di provenienza dei visitatori.
17.2.2. I Lidi Ferraresi
1. Un paesaggio nuovo su un paesaggio antico. 2. Caratteri morfologici ed evoluzione del territorio. 3. Clima e vegetazione: presupposti favorevoli al turismo. 4. Lo sviluppo degli insediamenti turistici negli anni '60. 5. La tipologia degli insediamenti. 6. L'accessibilità del territorio. 7. Attrezzature ricettive: le infrastrutture e i servizi. 8. Attrezzature ricettive: le abitazioni, gli alberghi, i campeggi. 9. Natura e ritmo dei flussi turistici. 10. L'organizzazione di vendita dei soggiorni. 11. L'influenza del turismo sulla vita locale. 12. Turismo e organizzazione territoriale.
Lo studio dei Lidi Ferraresi offre un esempio del rapido trasformarsi di una costa solitaria in un denso paesaggio «ludico-urbano» brulicante, nei mesi estivi, degli abituali frequentatori di paesaggi urbani tradizionali. La ricerca analizza caratteri e fasi delle trasformazioni insediative, sottolineando le somiglianze con ambienti e vita urbana da cui provengono i protagonisti dei nuovi fenomeni del turismo di massa.
17.3. Per una geografia delle città pioniere. Hassi Messaoud, Centro petrolifero del Sahara algerino. (Prima edizione 1971).
17.3.1. Per una geografia delle città pioniere.
1. I movimenti migratori tradizionali e pionierismo moderno. 2. L'impianto dei nuovi insediamenti. 3. Funzioni, popolazione e struttura dei centri pionieri. 4. Centri pionieri, territori circostanti e popolazioni indigene. 5. Relazioni con i territori d'origine. 6. «Città» o «centri satelliti», seppure lontani, di altre città?
Il saggio analizza le contrapposizioni tra movimenti migratori preindustriali e pionierismo moderno. Per i primi si trattava abitualmente di un abbandono definitivo delle terre di origine, per un innesto lento, ma altrettanto definitivo, nella colonizzazione di nuove frange ecumeniche. Il pionierismo moderno si sviluppa, invece, in territori collegati per forti interessi produttivi e strategici alla vita delle regioni mondiali più sviluppate. Tra i nuovi centri pionieri e le regioni economicamente più avanzate si sviluppa un intenso dialogo economico e di relazioni umane.
17.3.2. Hassi Messaoud, Centro petrolifero del Sahara algerino.
1. Le difficili condizioni ambientali. 2. Scoperta del petrolio e fasi dell'insediamento umano. 3. L'organizzazione della produzione petrolifera. 4. Organizzazione del territorio e nuovo paesaggio. 5. Nuova popolazione e vita di Hassi Messoud. 6. Influenza di Hassi Messaoud sul territorio circostante.
Un esempio di città-pioniera dell'era contemporanea è offerto dai centri petroliferi del Sahara algerino, sviluppatisi nel giro di pochi anni dopo il rinvenimento di grossi giacimenti petroliferi. Il grado elevato di specializzazione funzionale (ad alto livello tecnologico), caratteristico dell'agglomerato di Hassi Messaoud, ne rende però problematica la qualificazione urbana e può compromettere la stabilità stessa del centro, all'eventuale esaurirsi della sua base economica petrolifera (BSGI).
Con la collaborazione di Oteri M.F. e Turco A., Vita e Pensiero, Milano, 1973, pp. 170.
La distribuzione territoriale della popolazione. 1. Valore e limite della densità territoriale. 2. Problemi di documentazione.
Parte prima: I fattori della distribuzione ed evoluzione demografica. 1. I fattori fisici. Abitabilità della superficie terrestre. Le risorse del sottosuolo. Isolamento e accessibilità. 2, I fattori politici. Condizionamenti all'evoluzione naturale. Politiche di spostamento territoriale. Guerre e altri conflitti. 3. I fattori etnico-culturali. Problemi di convivenza razziale. Fatti religiosi ed evoluzione demografica. Rilevanza demografica di alcuni costumi sociali. 4. I fattori economici. Le «rivoluzioni» economico-demografiche. Le società preindustriali. Le società industrializzate. Sviluppo e sottosviluppo.
Parte seconda. Variabilità territoriale dei caratteri demografici. 5. Varietà della dinamica naturale. Distribuzione territoriale della natalità. Il generale regresso della mortalità. L'incremento naturale globale. 6. Gli spostamenti temporanei. Eterogeneità degli spostamenti territoriali. Il contrarsi del nomadismo. La mobilità stagionale della popolazione. La mobilità giornaliera (pendolarismo). Gli spostamenti turistici. 7. Gli spostamenti definitivi. Varietà dei movimenti migratori. Il popolamento pioniero. Le migrazioni internazionali. Lo spopolamento montano e l'esodo rurale. Industrializzazione e inurbamento. 8. La dinamica socio-professionale. Popolazione attiva e non attiva. Settori produttivi e distribuzione territoriale. Struttura professionale e struttura sociale.
19.1.1. Fattori politici nell'organizzazione del territorio. Anche in Nord e Sud, n. 179, novembre 1974, pp. 55-77.
0. Il territorio, oggetto di analisi scientifica e di azione politica. 1. Politiche dirette di trasformazione del territorio. 2. Politiche indirette di trasformazione territoriale. 3. Sostituzione, condizionamento e sovvertimento del potere pubblico. 4. Dimensioni internazionali del potere economico politico: effetti sulla specializzazione territoriale. 5. Dall'ideologia dominante ad una tipicizzazione territoriale. Ruolo della geografia politica.
Si analizzano le funzioni del potere politico e amministrativo nel condizionare e modificare l'assetto territoriale. Vengono individuati casi esemplari di questa influenza a diverse scale territoriali derivate dalle scelte ideologiche (sottese alle scelte politiche). Particolare attenzione viene prestata agli effetti territoriali dell'esercizio di potere politico in grandi programmi di sviluppo economico.
Si dimostra come l'assetto territoriale dei paesaggi umanizzati sia stato spesso (in passato e tenda vieppiù ad essere) influenzato da fattori politici. Essi agiscono direttamente e indirettamente nelle trasformazioni territoriali. Ogni sostituzione, condizionamento e sovvertimento del potere pubblico finisce per riflettersi puntualmente sull'organizzazione del territorio. Lo studio di queste influenze costituisce uno dei punti essenziali della geografia politica.
19.1.2. Ricerca geografica e programmazione dello sviluppo.
1. Morfologia dello sviluppo e del sottosviluppo. 2. Rilevanza a livello territoriale dell'intervento pubblico nella vita economica. 3. Dagli interventi episodici alle politiche di programmazione. 4. Geografia del territorio e obiettivi della programmazione. 5. Sviluppo neutrale e sviluppo programmato. Verifica dei nuovi equilibri geografici. Impostati i problemi metodologici di rapporto tra ricerca geografia e programmazione territoriale, vengono proposti alcuni casi italiani. Si individuano i punti di difficoltà di collaborazione tra studioso dell'ambiente e politici e si propongono modalità di un loro superamento. Alla ricerca geografica viene riconosciuta una funzione di sintesi, particolarmente necessaria sia all'inizio sia alla conclusione dell'intervento pubblico sul territorio.
19.2. Parte seconda - Sei ricerche monografiche. 0. Utilità di metodo nella molteplicità di temi e di scale d'indagine.
19.2.1. Fattori politici nell'evoluzione geografica dello spazio cinese.
Anche in Geografia sociale ed economica della Cina, a cura di Corna-Pellegrini G., Vita e Pensiero, Milano, 1973, pp. 9-27; e in Mondo Cinese, n. 4, ott.-dic. 1973, pp. 29-54.
1. La Cina: periferia e centro del mondo; due opposte ottiche di interpretazione. Un modello politico-spaziale sinocentrico. Alcune costanti nel rapporto uomo-territorio. L'impatto con l'Occidente e la crisi del sinocentrismo. Dal sinocentrismo spaziale a quello ideologico. 2. Rivoluzione politica e nuove strutture territoriali. Alcuni caratteri della vita cinese contemporanea: la "reinvenzione" dell'industrialismo. Funzioni urbane e rapporto città-campagna. Comunità urbane e Comuni agricole. Egemonia della politica nella organizzazione del territorio.
Il mondo cinese rappresenta uno degli esempi più chiari della funzione determinante svolta dai poteri pubblici nella gestione del territorio. Tutta la storia della Cina, con i suoi enormi potenziali agricoli, condizionati dalla cattiva distribuzione delle acque, fu dominata sia nelle aride pianure nordorientali sia nelle aree monsoniche del Sud-Est, dalla presenza dei poteri pubblici, artefici di quella riorganizzazione idrogeologica che permise l'insediamento e lo sviluppo del gruppo umano più numeroso della terra. Le funzioni politiche, centralizzate nella capitale imperiale e nei centri amministrativi secondari, furono così importanti da realizzare per vari millenni in tutta l'Asia orientale, un sistema di rapporti territoriali strettamente gerarchizzati, rispetto al cuore della civiltà cinese. Non meno decisivo, anche se con modalità del tutto diverse, è il ruolo odierno esercitato dai poteri pubblici cinesi nell'adempiere al compito tradizionale di controllo delle acque e allo sviluppo della comunità nazionale, secondo un'articolata organizzazione politico-amministrativa e un approccio ideologico unitario.
19.2.2. Fattori istituzionali e fattori economici nella localizzazione dell'industria italiana durante il sec. XIX.
Anche in Riv. Int. Sc. Soc., fasc. V-VI, Milano, 1972, pp. 434-461; e in Nord e Sud, n. 164-165, Napoli, agosto-settembre 1973, pp. 179-207; e in L'industrializzazione in Italia 1861-1900, a cura di Mori G., Il Mulino, Bologna, 1977.
1. La politica economica, fattore di dispersione e fattori di concentrazione territoriale. 3. L'Italia divisa. Diffusa localizzazione e limitata «autonomia» dell'industria. 4. Gli anni preunitari. Impulsi europei, moderata libertà commerciale e concentrazioni territoriali locali. 5. Il primo ventennio unitario. Ristagno industriale e scarse novità localizzative. 6. Crisi e booms industriali negli anni '80. Difesa doganale e fattori agglomerativi nella concentrazione territoriale. Nel corso del secolo scorso, l'affermarsi nell'Italia nord-occidentale della struttura caratteristica delle regioni industrializzate ha contribuito a marcare la differenza tra Nord e Sud della penisola. Il saggio documenta l'influenza determinante delle politiche economiche post-unitarie nell'aggravare e talora nel determinare questo squilibrio territoriale.
19.2.3. Squilibri economico-politici europei e movimento dei lavoratori frontalieri nella regione alpina.
Anche in Atti del Convegno Le Alpi e l'Europa, Laterza, Milano, vol. II, 1975, pp .197-220.
1. La dimensione del problema, rilevanza economica delle divisioni confinarie. 2. Caratteri sociali e professionali dei frontalieri. 3. Cause strutturali e congiunturali del frontalierato. 4. Evoluzione geografica delle fasce confinarie, connessa con il frontalierato. 5. Integrazione sociale tra territori del frontalierato.
Nell'ambito di un ampio studio sul territorio e la società del mondo alpino, si analizzano i caratteri del pendolarismo frontaliero, rilevando la sua genesi in uno squilibrio economico di fondo, tra i Paesi interessati al fenomeno. Per altro, più che le regioni direttamente implicate, tale squilibrio riguarda quelle economicamente tra loro più lontane, per livelli di reddito ed occasioni di lavoro. Lo documenta il pendolarismo frontaliero verso la Svizzera di lavoratori dell'Italia meridionale, insediatisi nelle regioni frontaliere italiane del Nord. Analogamente accade per i lavoratori jugoslavi o turchi, alle frontiere austro-svizzere. Progressivo è un assestamento economico e insediativo che stabilizza la situazione, attenuandone i singolari contrasti iniziali.
19.2.4. Poteri pubblici e misura dei servizi collettivi.
Con Ferrario L., da Varese: Premesse alla programmazione, Amministrazione Provinciale di Varese, 1963, pp. 223-307.
1. Significato e limiti della «quantitativistica soggettiva». 2. Criteri di misura della «abitabilità». 3. La distribuzione del grado di abitabilità nella Provincia di Varese. 4. Correlazione tra abitabilità e ampiezza demografica dei centri.
Il saggio propone una misura dei bisogni collettivi, nella Provincia di Varese, in vista di interventi politici-economici per una migliore risposta ad essi. Il grado di abitabilità dei vari Comuni è valutato con vari indici di apprezzamento, sia oggettivi sia stimati. Una diretta correlazione viene individuata tra il grado di abitabilità e l'ampiezza demografica dei vari Comuni.
19.2.5. Per un ruolo economico dei poteri pubblici locali. Con Ferrario L., da Cremona: elementi di una politica di sviluppo, Amministrazione Provinciale di Cremona, 1965, pp. 379-415.
1. Sviluppo economico nazionale e sviluppo economico locale. Il caso della Provincia di Cremona. 2. L'andamento demografico e produttivo. 3. Prospettive settoriali di sviluppo. 4. L'adeguamento delle infrastrutture. 5. Le strutture operative e il piano finanziario. 6. Aspetti sociali e territoriali dello sviluppo economico.
Dopo l'analisi dei caratteri economici e demografici della Provincia di Cremona, il saggio prospetta un'organica politica di sviluppo di questo territorio, restato lungamente marginale alla grande evoluzione economica e territoriale di altre regioni industriali del Nord. Le proposte si articolano anche nell'individuazione di strutture operative e di piani finanziari.
19.2.6. Sviluppo economico e problemi delle mobilità del territorio: una crisi di assenza dei pubblici poteri.
1. Novità territoriali introdotte dall'automobilismo di massa. 2. Modificazioni del rapporto uomo-ambiente. 3. La crisi della circolazione nelle aree urbane. 4. Il problema dei trasporti pubblici urbani. 5. La pedonalizzazione del traffico urbano. 6. Ruolo dei poteri pubblici nella organizzazione della mobilitò.
Il dinamismo economico delle regioni più industrializzate è al centro del fenomeno di intensa mobilità territoriale che ha investito in modo massiccio le grandi zone urbanizzate, e altri vasti territori, resi accessibili dall'automobilismo di massa. Si tratta di una vera e propria «rivoluzione territoriale» che riguarda numerose regioni del mondo e testimonia l'importanza dell'evoluzione tecnologica e dello sviluppo economico nel modificare o nel creare nuove strutture spaziali, nuovi rapporti uomo-ambiente, nuovi paesaggi geografici. Lo studio di questi temi implica anche le disfunzioni create dall'automobilismo, con la congestione del traffico urbano. Il ruolo del potere pubblico nel regolamentare questa materia viene particolarmente sottolineato.
Con Pagnini M.P., in Rivista Geografica Italiana, Fasc. 4, 1975, pp. 489-509.
Rassegna critica dei principali studi in materia di geografia urbana, apparsi tra il 1969 ed il 1974, in lingua inglese, francese, spagnola, tedesca e italiana, classificati per grandi categorie tematiche.
Movimenti di popolazione dalla città alla campagna in Cina.
In Città e territorio in Giappone e in Cina, a cura di Turco A., Patron, Bologna, 1975, pp. 13-49, pp. 145-164.
21.1. La struttura urbana in Giappone.
Il saggio ripercorre alcune tappe principali dell'evoluzione urbana in Giappone. Giunge poi ad esaminare la gerarchia e le funzioni urbane tra gli anni 1960-70. Individua, in particolare, i caratteri della continuativa fascia urbana della regione da Tokyo a Fukuoka, che viene contrapposta al resto del Paese, ove i modelli urbani hanno mantenuto tipologie più tradizionali.
21.2. Movimenti di popolazione dalla città alla campagna in Cina.
Anche in Mondo Cinese, n. 10, apr.-giu. 1975, pp. 15-24.
Mentre in altri Paesi il fenomeno migratorio si svolge dalla campagna verso la città, in Cina sembra stia accadendo l'opposto. Se ne studiano le possibili cause: la vita cittadina implica maggiori spese da parte del governo e un maggior numero di infrastrutture; la migrazione verso la campagna coincide con i piani di sviluppo agrario del governo; gli intellettuali urbani devono «imparare dai contadini». Secondo le stime del 1964, circa 40 milioni di studenti andarono allora nei campi invece che all'università. Il movimento di fuoriuscita dalle città è spesso stagionale, a seconda delle esigenze di lavoro (Mondo Cinese).
22.1. Recensione a: Pagnini M.P., Strutture commerciali di una città di pellegrinaggio: Mashhad (Iran nord-orientale), Pubbl. Ist. di Geografia Fac. Ec. e Com., Del Bianco, Trieste, 1971.
22.2. Questioni di metodo in tema di comunicazioni alpine: sul ruolo del degrado, in Atti del XXI Congresso Geografico Italiano, Verbania, 1971, De Agostini, Novara, 1973, vol. II-III.
22.3. Recensione a: Le vie transalpine del Monte Bianco e dello Spluga. Rivista geografica italiana, LXXX, fasc. 4, 1973.
22.4. La geografia applicata alla programmazione, in AA.VV., Questa nostra geografia, Vita e Pensiero, Milano, 1973.
22.5. Recensione a: Adamo F., Città e sistemi dell'Austria alpina, Giappichelli, Torino, 1974.
A cura e introduzione di Corna-Pellegrini G. con la collaborazione di Ferrario L., Frigerio A., Sala G.L., Amministrazione Provinciale di Milano, 1977, due voll., pp. 450 e 553.
Parte prima. Elaborazioni statistiche. 1. Demografia. 2. Ecologia. 3. Urbanizzazione. 4. Industria. 5. Agricoltura. 6. Commercio e credito. 7. Mobilità territoriale. 8. Sanità e assistenza. 9. Istruzione e cultura. 10. Tempo libero. 11. Investimenti pubblici. 12. Cartogrammi.
Parte seconda. Monografie. 1. Le modificazioni dei caratteri urbani. 2. L'aumento della popolazione e la sua concentrazione territoriale. 3. Strutture e bisogni crescenti di istruzione e cultura. 4. La tutela della salute e l'assistenza pubblica. 5. L'intensa mobilità territoriale. 6. L'impoverimento e l'inquinamento delle risorse idriche. 7. Gli investimenti di opere pubbliche.
Il volume utilizza la collaborazione di una ventina di Autori per fare il punto sulla trasformazione economica, sociale e territoriale della Provincia di Milano, durante uno dei periodi di sua più intensa dinamica. La prima parte riunisce statistiche significative in proposito, raccolte da Enti diversi, opportunamente organizzate e tradotte in cartogrammi di elaborazione originale. La seconda parte sviluppa invece, con singole monografie, un esame di alcuni principali settori, concentrando l'attenzione sulle novità territoriali e preparando materiale per una futura geografia storica milanese.
A cura di Corna-Pellegrini G., Patron, Bologna, 1977.
Il volume comprende otto studi di vari Autori: i primi due analizzano la metodologia generale delle reti urbane (Corna-Pellegrini G.) e le teorie delle località centrali, secondo Christaller e Lösch (Bonetti E.). Gli altri sei contributi, di carattere più specifico, hanno per oggetto: le località centrali e le aree gravitazionali in Provincia di Milano (Turco A.), la distribuzione territoriale del commercio al dettaglio nell'area metropolitana milanese (Zerbi M.C.), la delimitazione urbana (Battisti G.F.) e il settore quaternario del Nord (Corna-Pellegrini G., Brusa C., Scaramellini G.), la rete dei centri nella Val Pusteria (Pagnini M.P.), le caratteristiche funzionali e la gerarchia dei centri nelle vallate ossolane (Zerbi M.C.) (BSGI).
24.1. Lo studio delle reti urbane.
1. Geografia delle città e geografie delle città. 2. Definizione e criteri di studio delle reti urbane. 3. Per una classificazione delle reti urbane. Gerarchie spaziali e gerarchie sociali. 4. Alcuni tipi di reti urbane. 5. Evoluzione delle reti urbane. 6. Reti urbane e programmazione territoriale.
Dopo aver distinto, secondo la terminologia di Toschi, la geografia delle città, si definisce rete urbana «l'insieme delle città e delle altre località centrali minori in cui si organizzano le funzioni di servizio e di potere in una regione antropogeografica». Si propone poi una classificazione delle reti urbane sulla base di livelli gerarchici dei centri urbani: specifiche funzioni da essi svolte; scambi che fra loro si realizzano. Infine si prospettano alcuni modelli evolutivi delle reti urbane.
24.2. Polarizzazione urbana e settore quaternario nell'Italia del Nord.
Con Brusa C. e Scaramellini G., anche in Megalopoli Mediterranea, a cura di Muscarà C., Angeli, Milano, 1978.
1. Gli indicatori del quaternario. 2. Popolazione e caratteri funzionali dei centri. 3. Qualità degli indicatori e specializzazione dei centri.
Individuati alcuni significativi indicatori del quaternario, se ne documenta la distribuzione nell'Italia del Nord; quindi la si confronta con popolazione, addetti al terziario e altri aggregati territoriali presenti nei centri maggiori. Le correlazioni fra i diversi aggregati vengono esaminate attraverso analisi fattoriale. Emerge una originale caratterizzazione della rete urbana e della specificità funzionale dei diversi centri di cui essa si compone.
L'Espace Géographique, n. 1, 1978, pp. 59-64.
Partendo dall'indice di densità telefonica di Christaller, si propone di calcolare tale indice anziché per una singola città, per l'insieme delle città di un intero Paese, ottenendo così un indice di centralità globale per ogni singolo Paese considerato. Una ricerca sui dati recenti includenti il reddito per abitante e il tasso di urbanizzazione di 60 Paesi del mondo (a reddito elevato medio, basso) mostra che questo indice ha pieno valore per i Paesi poveri, mentre risulta poco significativo per i Paesi ad alta densità telefonica (Esp. Géog.).
Bom Juà - quartiere periferico di Salvador - Bahia.
Vita e Pensiero, Milano, 1978, pp. 155; tradotto in portoghese: Bom Juà um estudio de geografia urbana, Salvador - Bahia, 1982, pp. 78; saggio introduttivo anche in Rivista Geografica Italiana, Fasc. 3, 1978, pp. 209-233 (tradotto anche in AGEI, Italian Geography in the Eighties, published on the occasion of the 26th International Geographical Congress, Sidney, 1988; Giardini, Pisa, 1988).
26.1. Periferie urbane nel Terzo Mondo.
1. L'importanza delle funzioni urbane nei Paesi del Terzo Mondo. 2. Crescita delle città e squilibri territoriali urbani. 3. Caratteri nazionali e demografici dei quartieri subnormali. 4. Il risanamento nei quartieri subnormali.
L'emigrazione accelerata dalla povertà delle campagne verso la speranza, spesso illusoria, di una vita migliore nelle città è all'origine della crescita vertiginosa dei quartieri periferici «subnormali», in quasi tutte le città del Terzo Mondo. Ciò dà luogo ad un'intensa concentrazione demografica urbana, a livello nazionale, e ad una accentuata segregazione sociale tra i diversi quartieri normali e subnormali entro la città. Poverissimi nelle loro strutture edilizie d'abitazione e quasi privi di servizi pubblici e sociali, i quartieri subnormali sono abitati da una popolazione, spesso fluttuante, prevalentemente giovane, con alta natalità e alta mortalità. Tra coloro che svolgono attività extradomestiche sono numerosi gli addetti al commercio minore e gli artigiani, ma non mancano lavoratori di settori più dinamici, i quali presto sposteranno la loro residenza verso quartieri migliori. La popolazione priva di lavoro extra-domestico è tuttavia in larga prevalenza. La condizione di maggior debolezza è quella delle donne, sulle quali gravano oltre a tutti gli ostacoli e i pregiudizi socio-culturali degli uomini, anche il peso dei figli e delle cure domestiche. Il risanamento dei quartieri subnormali urta contro la povertà e l'incertezza del reddito della maggior parte dei loro abitanti, contro lo scarso spirito associativo di questi e contro l'indifferenza o addirittura l'ostilità delle autorità urbane e della popolazione «normale» della città. Le spinte odierne verso lo sviluppo economico in molti Paesi del Terzo Mondo sono destinate quasi ovunque ad accrescere i processi di urbanizzazione, di cui i quartieri subnormali sono il processo degenerativo più evidente (Riv. Geogr. Ital.) (BSGI).
26.2. Bom Juà, quartiere periferico di Salvador - Bahia.
1. I quartieri subnormali di Salvador. 2. Bom Juà: origine e storia. Le catastrofi ricorrenti. 3. L'ambiente di vita: case, strade, negozi. 4. Le persone e i nuclei familiari. 5. Le attività lavorative e il tempo libero. 6. Servizi e associazioni comunitari. 7. Quartiere e città visti da Bom Juà. 8. Quale futuro per Bom Juà.
Uno dei quartieri più poveri di Salvador de Bahia (Brasile) offre esempio di quartiere periferico «sub-normale». Se ne ricostruisce la storia (a partire dagli anni '40), con i progressivi sviluppi territoriali e sociali. Attraverso un apposito censimento, organizzato con la collaborazione di abitanti del luogo, si delinea la struttura demografica della popolazione (mai prima di allora censita dalle autorità municipali). Altre indagini offrono notizie sulle caratteristiche sociali ed economiche della popolazione, proveniente in gran parte dal Reconcavo, regione agricola prossima alla Bahia de Todos los Santos. Uno sguardo attento viene dato agli sforzi di nuova organizzazione della vita di quartiere, compiuti con la collaborazione di un gruppo di volontari italiani.
Frankfurter Wirschafts-und Sozialgeographische Schriften, Heft 31, Instituts für Wirtschafts-und Sozialgeographie der Goethe-Univrsität, Frankfurt/Main, 1979, pp. 335-342. Anche come Turismo opulento oltre i confini del sottosviluppo. Bollettino della Società Geografica Italiana, n. 7-9, 1979, pp. 489-496.
Si esamina il fenomeno del turismo di massa, diretto dai Paesi sviluppati verso il Terzo Mondo, sotto l'impulso delle compagnie aree e delle agenzie di viaggio. La visione del Terzo Mondo che viene offerta al turista è spesso convenzionale e deformata dagli agi di cui egli gode, al confronto con l'estrema povertà e precarietà delle condizioni di vita locali. Per il futuro si indicano possibili prospettive di diversificazione del turismo di massa (BSGI).
In AA.VV., Case contadine, Touring Club Italiano, Milano, 1979, pop. 50-91.
Le dimore contadine vengono studiate come ultimo anello di congiunzione con le tradizioni e l'operosità di una civiltà contadina ormai scomparsa. Si descrivono le caratteristiche e le diversità regionali e funzionali delle grandi cascine a corte della Padania. L'abbandono, modifica e ristrutturazione delle case contadine fronteggia ora nuove esigenze economiche, sociali e di mobilità territoriale del mondo industriale.
Atti dell'omonimo Convegno AGEI, a cura di Corna-Pellegrini G. e Brusa C., ASK, Varese, 1980; anche tradotto in Italian Geography 1960-1980, ASK, Varese, 1982.
1. Strutture delle ricerche geografiche in Italia. 2. Settori e problemi in cui si è articolata la ricerca geografica in Italia. 3. Metodologia ed epistemologia della ricerca geografica in Italia. 4. La geografia italiana e la società moderna.
Un'analisi critica del contributo dei Geografi italiani alla cultura del nostro tempo. Le strutture della ricerca geografica, i settori ed i problemi in cui essa si è articolata, i metodi di studio adottati, gli obiettivi perseguiti. Saggi e interventi di 115 autori, docenti nelle Università italiane. Attraverso la rassegna critica della cultura geografica si delineano luci ed ombre della società italiana negli ultimi decenni, dei problemi affrontati e di quelli che ancora attendono di esserlo. Alcune migliaia di titoli, in bibliografie organizzate per materie.
29.1. Ricerche all'estero di Geografi italiani.
Con Pagnini P.
Rassegna di 221 contributi, preceduti da un commento che ne sottolinea la frammentarietà e mancanza di coordinamento, pur in presenza di lavori talora assai pregevoli.
29.2. La geografia italiana e la società moderna. Anche in Il pensiero geografica in Italia, a cura di Celant A. e Vallega A., Angeli, Milano, 1984, pp. 253-260.
Si traccia un parallelo tra lo sviluppo della società e dell'università italiana, nel corso degli ultimi due decenni. La geografia ha partecipato poco all'interpretazione della crescita economica e alla critica dei piani di sviluppo territoriali. Si afferma la necessità di concepire la geografia in una dimensione interdisciplinare (BSGI).
1. Sovrapposizione continua di vicende, realtà, uomini. 2. Opere di valorizzazione agraria in epoca medievale. 3. Una prima aggregazione territoriale ed economica intorno a Milano. 4. Il culmine della «civiltà idraulica» e l'insediamento rurale. 5. Le premesse di una moderna organizzazione economica. 6. Una straordinaria capacità di assimilazione. 7. Rivoluzione industriale ed evoluzione culturale. 8. L'incidenza dei conflitti mondiali sul processo di sviluppo. 9. Nuove strutture urbane e flussi di immigrazione.
Situata al punto d'incontro tra Centro e Sud dell'Europa, e dotata di una straordinaria capacità di accogliere e assimilare le innovazioni, la Lombardia ha una funzione trainante per l'economia di tutto il Paese. Il territorio lombardo, governato da un'antica «civiltà idraulica», fu in gran parte costruito dall'uomo, attraverso i secoli, con un paziente e faticoso lavoro di controllo delle acque.
Foreword, p. 503. The advanced tertiary (or quaternary) sector (con Brusa C, Scaramellini G., Zerbi M.C.), pp. 503-409. Publishing activities, pp. 519-520.
Settore in continua crescita, il terziario italiano riflette l'eterogeneità della situazione economica del Paese accomunando servizi estremamente progrediti e sacche di pesante arretratezza. La distribuzione territoriale degli indicatori quaternari, legati al potere decisionale, alle funzioni di concetto, e ai servizi rari, mette in risalto il contrasto tra Nord e Sud del Paese, e gli squilibri interni alle singole regioni. Le attività pubblicistiche, concentrate nei principali centri di potere economico e politico, evidenziano la funzione chiave di Roma e Milano, per diffusione dell'informazione e della cultura.
Con la collaborazione di Raiteri S., in Pracchi R., Memoria illustrativa dell'utilizzazione del suolo delle Lombardia, Consiglio Nazionale delle Ricerche, Roma, 1980, pop. 109-120 e 129-161.
Una tradizione plurisecolare di controllo delle acque ha favorito, mediante opere di canalizzazione, bonifica e irrigazione, la prosperità della agricoltura lombarda. Si illustrano le principali caratteristiche zonali ed i problemi dell'agricoltura lombarda, in fase di transizione da un sistema di tipo tradizionale ad un sistema moderno ed avanzato: frammentazione e polverizzazione delle proprietà agricole; introduzione di nuove coltivazioni e avvicendamenti colturali; crescente meccanizzazione dei processi produttivi; espansione e trasformazione della zootecnia.
Introduzione a: Geipel R., Cesa Bianchi M., e altri (titolo omonimo), Unicopli, Milano, 1980, pp. 9-12; anche in Rivista Geografica Italiana, fasc. I, 1980, pp. 1-5; e un saggio.
1. Introduzione. 2. Salvador e lo Stato di Bahia nella percezione degli abitanti di una «favela». Si tratteggia la posizione della geografia della percezione tra le discipline geografiche, indicando i principali problemi metodologici ed epistemologici posti dalle ricerche recenti (BSGI). Un esempio di ricerca sul campo è offerto studiando alcuni aspetti della percezione che gli abitanti di una favela brasiliana hanno del loro quartiere e degli altri quartieri della città di Salvador e dello Stato di Bahia.
34.1. Presentazione a: Turco A., Organizzazione territoriale e compromissione ambientale nel bacino imbrifero del lago Maggiore. Memorie dell'Istituto italiano di Idrobiologia, Pallanza, 1977.
34.2. Le associazioni economiche, in L'Europa, a cura di Turri E., De Agostini, Novara, 1978.
34.3. Presentazione a: Bianchi E., Perussia F., Centro di Milano: percezione e realtà, ricerca geografica e psicologica, Unicopli, Milano, 1978.
34.4. Prefazione a: Scaramellini G., La Valtellina fra il XVIII e il XIX secolo, Giappichelli, Torino, 1978.
34.5. Prefazione a: Brusa C., Geografia e percezione dell'ambiente. Varese vista dagli operatori dell'Ente pubblico locale, Giappichelli, Torino, 1978.
34.6. Introduzione e conclusioni a: Racine J.B., Raffertin C., Ruffy V., Territorialità e paradigma centro-periferia, la Svizzera e la Padania, Unicopli, Milano, 1978.
34.7. Prefazione a: Brusa C., Evoluzione di un'immagine geografica, il Varesotto turistico, Giappichelli, Torino, 1979.
34.8. Intervento a: Convegno Funzione della geografia economica nella formazione economica e professionale, Istituto di Geografia Economica dell'Università degli Studi, Roma, 1979.
34.9. Presentazione a: Zerbi M.C., Geografia delle aree periurbane, il Pavese, Unicopli, Milano, 1979.
34.10. Sintesi conclusiva del Convegno Nazionale AGEI Cartografia tematica regionale, Istituto di Geografia della Facoltà di Lettere, Catania, 1979.
35.1. Volume I. 1. Complessità e caratteri unitari dell'Estremo Oriente. 2. Gli ambienti naturali. 3. Uomo e territorio nell'Asia orientale antica. 4. Geografia umana dell'Asia meridionale antica. 5. Strutture sociali e territoriali dell'Asia orientale moderna. 6. L'Asia meridionale moderna tra dispotismo e colonialismo. 7. Tradizione e capitalismo industriale nell'Asia orientale. 8. Gli imperi coloniali nell'Asia meridionale. 9. La struttura economica dei Paesi asiatici. 10. Popolazione e città dell'Asia orientale e meridionale. 11. Religioni e ideologie nell'Estremo Oriente. 12. L'incerto futuro delle moltitudini asiatiche.
35.2. Volume II. 1. Regioni etnico-politiche dell'Asia meridionale e orientale. 2. Paesi dell'Asia orientale a regime capitalista. Giappone, Corea del Sud, Taiwan, Hong Kong. 3. Paesi dell'Asia orientale a regime collettivista. Cina, Mongolia, Corea del Nord, Vietnam, Laos, Kampuchea. 4. Paesi del sub-continente indiano. India, Pakistan, Bangladesh, Nepal, Bhutan, Sri Lanka, Maldive. 5. Paesi dell'estremo Sud-Est. Birmania, Thailandia, Malaysia, Singapore, Brunei, Indonesia, Filippine. Itinerario fisico, sociale ed economico di un antico continente, in continua e rapida evoluzione. Il primo volume affronta i problemi generali del continente asiatico, ripercorrendo dapprima la storia degli insediamenti antichi e poi quella delle successive evoluzioni territoriali, con particolare attenzione ai mutamenti introdotti dal colonialismo e dal capitalismo industriale. Viene quindi trattata la struttura economica dei Paesi asiatici, quella demografica e razziale, nonché la loro connessione con la rete urbana. Viene infine condotto un esame dell'influenza esercitata dalle religioni e da alcune ideologie moderne, quali il marxismo e il capitalismo, sulla organizzazione sociale e territoriale del continente. Il secondo volume definisce le principali regioni etnico-politiche dell'Asia meridionale ed orientale e tratteggia un profilo geografico di ogni singolo Paese. Per ognuno di essi, dopo una ricognizione della storia recente e dei caratteri fisici del territorio, si propone un esame delle strutture agricole, industriali e terziarie. Segue un'analisi dei caratteri demografici e sociali, nonché una panoramica delle funzioni di alcune città principali.
Con Zerbi M.C., Progress in human geography, vol. 7, n. 3, Edward Arnold, Londra, 1983, pp. 357-369.
1. The attraction of the city for geographical study. 2. Geography of the city and geography of the cities. 3. Academic researsch ignores the postwar urban crisis. 4. New conceptual instruments and their application. 5. A modest impact of theories and models. 6. The city in crisis: critical attitudes to urban geographical research. 7. New research orientations. 8. References.
Si descrive l'evoluzione della geografia urbana italiana, pressoché inesistente fin dopo la seconda guerra mondiale. In seguito essa si è rivolta allo studio della città, in quanto oggetto geografico, prima di dedicarsi ai problemi dello sviluppo urbano e delle reti urbane, rapidamente evolutesi in sistemi urbani complessi, nelle aree più industrializzate. Nuovi temi di ricerca e loro articolazioni appaiono con lo studio del fenomeno negli altri Paesi e nelle discipline parallele (BSGI).
In Atti del XXIII Congresso Geografico Italiano, Ist. di Geografia, Facoltà di Lettere e Filosofia, Università degli Studi, Catania, 1983, vol. II, Tomo I, pp. 7-45; anche in Studi Marittimi, n. 18, anno VI, giugno 1983, pp. 3-32.
Si prendono in considerazione e si elaborano con analisi fattoriale alcuni indicatori demografici, economici e sociali per valutare il livello di sviluppo socio-economico dei Paesi compresi nell'area europea e mediterranea, con particolare riguardo all'ultimo quarto di secolo (1955-1980). L'indagine riguarda 35 Paesi europei e mediterranei nonché le 20 regioni in cui si articola l'Italia. Considerando separatamente i Paesi dell'Europa centro-settentrionale, quelli dell'Europa sud-occidentale e periferica, quelli dell'Europa orientale e infine quelli dell'Asia ed Africa mediterranee si mettono in luce i caratteri omogenei che per molti aspetti contraddistinguono i singoli gruppi. Nella generale tendenza ad un miglioramento del reddito pro-capite e di altri indici significativi di sviluppo socio-economico durante l'ultimo venticinquennio, si constata una profonda diversità di tendenza evolutiva tra i Paesi altamente industrializzati dell'Europa centro-settentrionale e quelli economicamente emergenti dell'area afro-asiatica mediterranea. L'Italia si pone, per valori medi, in posizione omogenea al gruppo di Paesi dell'Europa periferica e cioè intermedi tra i valori massimi e minimi dell'intero areale considerato. Analizzata invece la situazione per singole regioni, la vede partecipare, per caratteri socio-economici, in parte a quelli della periferia economica europea, in parte al gruppo dei Paesi industrializzati.
In AA.VV., 90 anni di turismo in Italia 1894-1984 (consulenza scientifica di Corna-Pellegrini G.), Touring Club Italiano, Milano, 1984 (pp. 10-17; 18-23; 24-31).
38.1. La cultura del turismo.
1. Viaggiare e conoscere. 2. Gli strumenti per capire. 3. L'interpretazione personale del viaggio. 4. La lettura scientifica del paesaggio. 5. Viaggi di gruppo nel Terzo Mondo. 6. Confronto tra sviluppo e sottosviluppo. 7. I ricordi del viaggio.
38.2. La geografia del turismo.
1. Le regioni turistiche. 2. Il turismo e la civiltà industriale e urbana. 3. L'evoluzione dei paesaggi turistici. 4. I trasporti e il turismo. 5. Il turismo come prodotto di consumo. 6. Il turismo come elemento di civiltà.
38.3. La storia del turismo.
Con Colao M.A.
1. Viaggi e vacanze nel mondo antico. 2. Viaggiatori medievali e moderni. 3. Rivoluzione Industriale e turismo. 4. Dal turismo di élite a quello di massa.
Si delinea l'utilità di indicatori ambientali che quantifichino taluni caratteri dell'ambiente, per meglio descrivere la varietà della organizzazione territoriale, giungendo ad una conoscenza sempre più analitica, quanto più le rilevazioni sono minute e continuative. La possibilità di analisi matematiche sulle correlazioni esistenti tra i diversi indicatori ambientali aggiunge nuove conoscenze all'intreccio di fenomeni, in atto su ogni territorio. Nella fase interpretativa e nella ricerca delle cause determinanti i caratteri ambientali, appare invece necessario ed insostituibile il ricorso ad altre, complementari, metodologie di ricerca.
In AA.VV., Imago et mensura mundi, Atti del IX Congresso Internazionale di Storia della Cartografia, a cura di Clivio Marzoli C., con la collaborazione di Corna-Pellegrini G. e Ferro G., Istituto della Enciclopedia Italiana, Roma, 1985, pp. 11-17; anche in Bollettino della Società Geografica Italiana, n. 4, 1982, pp. 565-576.
Si tratteggia lo sviluppo storico della cartografia e della geografia, che hanno seguito strade di ricerca parallele, ciascuna con i propri mezzi di lettura del territorio. Recentemente i punti di contatto e di penetrazione delle due disciplina si sono affermati in tale misura che non è più possibile concepire una ricerca geografica priva di un'adeguata conoscenza cartografica o una rappresentazione cartografica che non si basi su di una corretta interpretazione del contesto geografico (BSGI).
In AA.VV., Milano, nella collana Guida d'Italia, Touring Club Italiano, Milano, 1985, pp. 11-17.
Introducendo l'edizione 1985 della «Guida rossa di Milano» si tratteggiano i caratteri sociali ed urbanistici della città, indicandone soprattutto gli elementi dinamici. La capacità di nuova amalgama si esprime non solo nella vita, ma nella struttura stessa della Milano antica e moderna, definita la città più rappresentativa dello sviluppo urbano italiano contemporaneo.
Il volume raccoglie saggi di cinque Autori di formazione geografica (Bianchi E., Cinelli A., Devoti L., Montipò S.) e psicologica (Perussia F.). Propone, da punti di vista diversi e complementari, una riflessione sistematica sul turismo e sulla sua incidenza in una specifica realtà locale. L'analisi del turismo varesino esemplifica l'uso di adatti strumenti di indagine, psicologica e geografica. Si delinea complessivamente una nuova «cultura del turismo», tesa a massimizzare non soltanto il godimento dei turisti ed i profitti degli operatori economici, ma anche un positivo incontro di persone ed una valorizzazione equilibrata dell'ambiente.
43.1. Intervento a: Les modèles comme source d'inspiration dans la géographie contemporaine, Actes du Symposium, Institut de Géographie, Université, Lausanne, 1980.
43.2. Introduzione e conclusioni alla Tavola Rotonda Prospettive energetiche e prospettive di sviluppo, l'Italia degli anni '80, in Energia domani - un'analisi geografica, Società di Studi Geografici, Firenze, 1981.
43.3. Introduzione a: Weatley P., La città come simbolo, Morcellina, Brescia, 1981.
43.4. Introduzione a: Il fondo librario Almagià, Catalogo alfabetico per autore, Unicopli, Milano, 1981.
43.5. Introduzione a: Recupero e valorizzazione dei piccoli centri storici, a cura di Pinna M., Società Geografica Italiana, Roma, 1981.
43.6. Introduzione a: Raffestin C., Per una geografia del potere, Unicopli, Milano, 1981.
43.7. Introduzione a: Bailly A.S., Geografia del benessere, Unicopli, Milano, 1982.
43.8. Introduzione a: Il caso Valcamonica. Rapporto uomo-territorio nella dinamica della storia, a cura di Anati E., Unicopli, Milano, 1982.
43.9. Presentazione a: Bianchi E., Il tramonto della mezzadria toscana e i suoi riflessi geografici, Unicopli, Milano, 1983.
43.10. Presentazione a: Brusa C., Geografia elettorale nell'Italia del dopoguerra, Unicopli, Milano, 1983.
43.11. Introduzione a: La protezione dei laghi e delle zone umide in Italia, a cura di Pinna M., Società Geografica Italiana, Roma, 1983.
43.12. Nuove strade per la geografia politica, in Geografia politica: teorie per un progetto sociale, a cura di Raffestin C., Unicopli, Milano, 1983.
43.13. Introduzione a: Brusa C., Geografia del potere politico in Italia, Unicopli, Milano, 1984.
43.14. Tributo alla memoria del Prof. Cesare Saibene. Bollettino della Società Geografica Italiana, fasc. n. 10-12. ott.-dic. 1984, pp. 701-702.
43.15. Introduzione a: Geografia per il Principe, a cura di Pagnini P., Unicopli, Milano, 1985.
43.16. Le tre Guiane. Gli Xavantes del Mato Grosso. Fra le risaie della Cina. Città pioniere di ieri e di oggi. Nel cuore dell'Europa: la regione Ruhr-Reno, In AA.VV., Viaggio nella Geografia, Touring Club Italiano, Milano, 1985, pp. 44, 104, 110, 133, 134.
43.17. Le «bidonvilles»: una storia, tante realtà, in Atlante, Milano, dicembre 1985, pp. 42-45.
43.18. La carta di Peters. Perché una nuova rappresentazione del mondo, Asal, Roma, 1985, pp. 3.4.
Premessa - Geografia e scoperta dell'uomo. 1. Geografia e cartografia. 2. Geografia e percezione dell'ambiente. 3. Geografia e potere. 4. Geografia e paesaggio urbano. 5. Geografia e reti di città. 6. Geografia e turismo. 7. Geografia e qualità della vita. 8. Geografia e sviluppo. 9. Geog
rafia e modelli interpretativi. 10. Geografia e storia. Appendice - Bibliografia dell'Autore (1955-1985). Benché sia nota, a molti, come semplice descrizione di paesaggi e costumi di vita, la geografia moderna è scienza assai più ricca e complessa. Nella lettura ed interpretazione dell'organizzazione territoriale, essa offre un contributo originale e sintetico alla conoscenza dell'ambiente di vita degli uomini. Ai confini con le altre scienze, la geografia si incontra con problemi e metodi che le impongono un confronto. Questo libro propone alcuni dei grandi temi della geografia contemporanea al suo incrocio con il potere, la qualità della vita, lo sviluppo economico, il turismo, il paesaggio urbano e altri ancora. Sono riflessioni su finalità e metodi della ricerca geografica, che l'Autore ha sperimentato in molti suoi studi e indagini sul campo, ricordati nell'Appendice bibliografica.
Ripercorrendo l'evoluzione della Geografia italiana nel quarantennio successivo all'ultimo conflitto mondiale si delinea una nuova distribuzione dei fenomeni sociali ed economici profondamente modificata rispetto a quella iniziale. Il saggio rivisita i caratteri geografici essenziali di quei mutamenti.
1. Il turismo è figlio del benessere. 2. Specificità del turismo fra le attività ricreative. 3. Provenienza del turismo dall'ambiente urbano. 4. Costruibilità delle attrazioni turistiche. 5. Effetto moltiplicativo dei mass media sul turismo. 6. Paesaggio e turismo. 7. Il paesaggio come risorsa turistica. 8. L'accesso alle attrazioni turistiche. 9. Natura degli impatti turistici. 10. Intensità e scala degli impianti. 11. Il fascino della nozione di capacità di carico. 12. Squilibri tra domanda ed offerta turistica. 13. Turismo, organizzazione territoriale e paesaggio. 14. Tutela dei beni ambientali. 15. Per una gestione del paesaggio a scopi turistici e ricreativi. 16. Approcci alla descrizione del paesaggio. 17. Problemi di scala e di rappresentazione. 18. Approcci alla valutazione del paesaggio. 19. La geografia della percezione e il paesaggio vissuto. 20. Conservazione del paesaggio e politiche turistiche. 21. La legislazione italiana per la tutela ambientale. 22. Per una cultura turistica che tuteli il paesaggio e ne migliori il godimento. 23. Conclusioni.
Nella collana Il Mondo attuale, UTET, Torino (due volumi), 1987 (pp. 305 e pp. 387), Nuova edizione in 1 vol., UTET, Torino, 1988, pp. 525 (87-21).
47.1. Volume I.
1. La percezione dell'America Latina. 2. Gli ambienti naturali. 3. La società coloniale spagnola. 4. La Colonia brasiliana e altri tipi di colonizzazione. 5. Dalle Colonie all'Indipendenza. 6. Indipendenza politica e dipendenza economica. 7. Crescita economica e crisi. 8. Varietà di popolazioni e modelli di vita. 9. La città e la vita urbana. 10. Religioni e ideologie.
47.2. Volume II.
1. Unità e varietà dell'America Latina. 2. America Latina nell'America del Nord. 3. America centrale continentale. 4. Caraibi e Guyane. 5. Paesi nord-occidentali del Sud America. 6. Il triangolo australe. 7. Il Paese maggiore dell'America Latina. 8. L'Antartide.
Il primo dei due tomi è dedicato in gran parte all'interpretazione storica dell'attuale situazione economico-politica. Almeno quattro dei dieci capitoli che lo compongono (dal 3° al 6°) possono essere definiti di geografia storica. La società coloniale spagnola e quella portoghese, il nuovo momento dell'indipendenza politica e la formazione di un rapporto di dipendenza economica con i Paesi ricchi: sono lineamenti storici finemente disegnati per scoprire motivazioni e antefatti dell'attuale configurazione geo-economica e geo-politica. Una delle domande che ci si pone, specialmente da un punto di vista europeo ed etnocentrico, è questa: perché da un grande territorio reso omogeneo da tre secoli di dominio spagnolo e che ancora oggi sembra culturalmente uniforme, è scaturito un mosaico di Stati? La complessità della risposta è la complessità stessa del quadro geografico, per niente semplice e soprattutto per nulla uniforme. L'A. sottolinea più volte la diversità di prospettiva con cui si può guardare all'America Latina: vista da lontano, molti suoi problemi sembrano uguali dappertutto: vista da vicino e dall'interno, presenta situazioni ambientali e culturali estremamente variegate.
L'immensità del territorio, le difficoltà delle comunicazioni, la distribuzione irregolare della popolazione sono alcune tra le cause possibili della frantumazione in tanti Stati, in prevalenza di lingua spagnola e di religione cattolica. Ma gli stessi fattori hanno avuto effetti diversi sulla ripartizione territoriale post-coloniale: nell'area portoghese si è formato un unico grande Paese, nell'area spagnola la suddetta molteplicità di Stati. Il dominio unitario in quest'ultima era dovuto soltanto al meccanismo dei legami con la madrepatria, la Spagna: «spezzatosi quel meccanismo, per indebolimento politico interno ed incapacità a sostenere la concorrenza delle emergenti potenze imperiali del Centro Europa, anche i territori iberici americani si spezzarono in tante regioni separate» (t. 2°, p. 6). Il libro non dimentica di mettere opportunamente in evidenza la frantumazione dei centri di potere - in passato ed oggi - come causa o concausa della suddivisione politica, ma anche dei forti contrasti fra poche zone economiche chiave e ampi spazi periferici e marginali. La crescita economica e demografica di queste zone corrisponde alla formazione di una rete urbana squilibrata, in cui la città-primato sovrasta quasi ovunque le altre realtà urbane. Nel secondo tomo il discorso è messo più a fuoco, in un'analisi locale che però non è mai particolarismo, perché non viene perso di vista l'inserimento di ogni Paese nella realtà globale del «continente» latino-americano (Riv. Geo. It.).
Volume I. - Corna-Pellegrini G., Perché la geografia oggi. Ferro G., Storia delle esplorazioni geografiche. Luzzana Caraci I., Storia della geografia in Italia dal secolo scorso ad oggi. Sestini A., Le carte geografiche nella ricerca, nell'insegnamento e nelle applicazioni. Scaramellini G., Problemi di geografia agraria. 1. La geografia, le attività agricole e lo spazio rurale. Lucchesi F., Problemi di geografia agraria. 2. Concetti e strumenti di analisi negli studi di geografia agraria. Dell'Agnese E., Problemi di geografia agraria. 3. Per una biblioteca ragionata di geografia rurale e agraria. Massi E., Problemi di geografia industriale. 1. La geografia dell'industria. Spinelli G., Problemi di geografia industriale. 2. Le industrie di base. Lizza G., Problemi di geografia industriale. 3. Le industrie manifatturiere. Salvatori F., Problemi di geografia industriale. 4. Le industrie a tecnologia avanzata. Lando F., L'interpretazione geografica della città. Leone U., Marginalizzazione e rivalorizzazione delle aree periferiche. Vallega A., La geografia dei trasporti. Pagnini M.P., La geografia politica. Zanetto G., Lingue e geografia: l'etnoregionalismo. Palagiano C., La geografia medica. Meneghel G., La geografia sociale. Bianchi E., Comportamento e percezione dello spazio ambientale. Dalla Behavioral Revolution al Paradigma umanistico. Ciaccio C., Temi emergenti di geografia del turismo e del tempo libero. Canigiani F., La tutela dell'ambiente. Botta G., Calamità naturali e studi geografici. Zerbi M.C., Gli indicatori ambientali nella ricerca geografica.
Volume II. - Farinelli F., Epistemologia e geografia. Tinacci Mossello M., La geografia e le altre scienze. Turco A., Geografia e scienze umane. Scaramellini G., Geografia umana ed economia: ipotesi di lavoro e percorsi di ricerca. Odd Ambrosetti M., L'analisi dei sistemi in geografia. Bissanti A.A., Strutture di ricerca e di formazione, insegnamenti e didattica della geografia in Italia. Viganoni L., Geografia e fonti statistiche. Bianchetti A., L'editoria geografica: le riviste. Federici P.R., Momenti della Geomorfologia. Biancotti A., L'erosione e i problemi della conservazione del suolo. Mosetti F., Oceanologia. Vittorini S., Problemi di climatologia. Pedrotti F. - Venanzoni R. - Cianficconi F., Biogeografia e sue prospettive attuali. Laureti L., Geografia fisica. Una disciplina di frontiera. Rainero R.H., Un trattato inedito di un cartografo milanese del XVI secolo: Urbano Monte ed il suo «Trattato Universale».
Un'opera di sintesi della geografia contemporanea nel pensiero di geografi tra i più significativi della cultura universitaria italiana.
Corna-Pellegrini G., Presentazione. Bevilacqua E., Le istituzioni, la politica universitaria, l'organizzazione della ricerca e della didattica. Bonetti E., I rapporti tra la geografia italiana e quella europea nella prima metà del nostro secolo. Mainardi R., I geografi di fronte alle trasformazioni della società italiana. Carazzi M., La geografia, isola di cultura materialistica nella normalizzazione neo-idealistica dell'inizio del '900. Scaramellini G., Il contributo di Roberto Almagià all'evoluzione della geografia italiana. Treves A., L'Italia rovesciata: la cultura geografica, le «leggi» della distribuzione e una singolare immagine della popolazione italiana. Manzi E., Cartografia geostorica, storia della cartografia, geostoria del territorio sulla scia di Roberto Almagià. Guidi S., Le alpi e il mondo alpino negli scritti di Roberto Almagià. Botta G., Gli studi di Roberto Almagià sulle frane in Italia: i criteri dell'interpretazione, i fondamenti della ricerca. Dean M., Roberto Almagià e l'Albania. Stanzione L., Il dibattito sull'insegnamento della geografia negli anni venti. Copeta C., Almagià e i grandi navigatori.
Una ricostruzione critica dell'opera del grande geografo italiano Roberto Almagià deve necessariamente investire l'intera storia della geografia italiana nella prima metà di questo secolo. L'opera scientifica e la sua forte personalità impressero su di essa un segno profondo nel campo della cartografia storica, nella storia della geografia, nella manualistica geografia e nella ricerca regionale, non meno che nella organizzazione degli studi accademici geografici. I saggi qui raccolti offrono un quadro ricco e variegato del personaggio, nonché della ricerca geografica italiana di quei decenni e del formarsi di una comunità geografica universitaria italiana. Da essa discende quella attuale, sia ereditando un grande patrimonio tematico e metodologico, sia innovando con una creatività ed una autonomia che erano allora dei maestri e sono oggi di ogni serio studioso.
Queste riflessioni critiche sulla geografia italiana possono anche avere una positiva utilizzazione didattica, poiché mettono in luce il dibattito sulla essenza stessa della disciplina e sulla sua originalità. Ad analoga funzione adempie l'accurata, ampia antologia degli scritti dell'Autore che correda l'opera. Essa facilita al lettore un personale giudizio e un diretto godimento di alcune delle pagine più belle di Roberto Almagià.
Percorrendo l'evoluzione storica della città se ne delineano gli elementi di continuità e quelli di mutamento, in particolare dopo la Rivoluzione Industriale. Si riconoscono gli elementi di fragilità delle grandi metropoli moderne appesantite dal traffico e dall'inquinamento e se ne studiano alcune terapie.
1. Introduzione. 2. La provincia di Varese tra le Alpi e la Padania. 3. Varese e la sua storia. 4. Aspetti fisici del territorio. 5. Clima e vegetazione. 6. Territorio e insediamenti umani. 7. Popolazione, protagonista nel territorio. 8. Lavoro e occupazione. 9. La più industriale delle province lombarde. 10. Il ruolo marginale dell'agricoltura. 11. Le attività terziarie si rafforzano. 12. Domanda e offerta d'istruzione. 13. I servizi sanitari. 14. Patrimonio culturale e tempo libero. 15. Turismo in potenziamento.
In Storia Geografia studi sociali nella scuola elementare, a cura di Corna-Pellegrini G., Guerini, Milano, marzo 1988, pp. 33-35.
Il testo nasce da un'esperienza di collaborazione nei corsi di aggiornamento promossi dall'IRRSAE Lombardia e offre una sintesi di ciò che attualmente si intende per storia, geografia e studi sociali. Tre saggi mettono a fuoco le nozioni e le problematiche fondamentali delle discipline; per ognuna, vengono presentati due casi di analisi e ricostruzione di «quadri ambientali»: sono esempi svolti in modo analitico che da un lato permettono di evidenziare le possibilità e le modalità d'indagine tipiche delle diverse discipline, dall'altro possono servire da traccia per la ricostruzione di modelli analoghi nel vivo della pratica didattica.
53.1. Introduzione a: Psicologia e turismo, a cura di Traini A., Società Italiana di Psicologia e Azienda Autonoma di Cura, S. Pellegrino Terme, 1986, pp. 11-13 (con Cesa Bianchi M.).
53.2. L'impegno scientifico per gli enti locali, in Luigi Ferrario, un'eredità da costruire, Circolo ACLI di Saronno, settembre 1986, pp. 49-52.
53.3. Recensione a: Faggi P. (a cura di), Valorizzazione delle risorse e controllo degli spazi. Osservazioni sul caso egiziano. Rivista Geografica Italiana, n. 1986.
53.4. Introduzione a: Immagini soggettive e ambiente, a cura di Bianchi E. e Perussia F., Atti del Convegno omonimo, Unicopli, Milano, 1986.
53.5. Presentazione a: Bianchi E. e Perussia F., Lombardie quotidiane. Con Cesa Bianchi M., Unicopli, Milano, 1986.
53.6. Fuoco e acque qui fanno la vita. In Thailandia, tra le montagne del Nord, sei etnie, fedeli alla propria tradizione, coltivano i campi bruciando lembi di foresta sfruttando le piogge benefiche del monsone, in Atlante, Istituto Geografico De Agostini, sett. 1986, pp. 86-95.
53.7. Lombardia, panorama geografico. Con Schmidt M. e Zerbi M.C., in L'Italia, vol. V, fasc. 57-58-59, Istituto Geografico De Agostini, 1986.
53.8. La Spagna verso l'Europa, Il Portogallo, periferia atlantica, in Il Nord e il Sud dell'Europa, a cura di Turri E., Banca Popolare di Milano, Novara, 1986, pp. 200-205, pp. 250-253.
53.9. Cari prof., e se la geografia cominciassimo a insegnarla così, in Atlante, Istituto Geografico De Agostini, genn. 1987, pp. 38-43.
53.10. Il settore terziario. Con Schmidt M., in Geografia economica dell'Italia, a cura di Valussi G., UTET, 1987.
53.11. L'Italia e il Terzo Mondo, in Grande Atlante d'Italia, Istituto Geografico De Agostini, 1987, pp. 180-181.
53.12. L'Italia nel contesto mondiale, in Grande Atlante d'Italia, Istituto Geografico De Agostini, 1987, pp. 182-183.
53.13. Recensione a: Borchert J.B., Bourne L.S., Sinclair R., Urban systems in transition, in Netherlands Geographical Studies, n. 16, Amsterdam/Utrecht, 1986.
53.14. Introduzione a: Bianchi E., Perussia P., Rossi M.F. (a cura), Immagine soggettiva e ambiente, problemi, applicazioni e strategie della ricerca, Unicopli, Milano, 1987.
53.15. Recensione a: Leimbruger W., Il confine e la gente, Lativa, Varese, 1987, in Geographica Helvetica, n. 1, 1988, pp. 53.
53.16. Immagini dalle Filippine, Vivere d'acqua, in Atlante, Istituto Geografico De Agostini, ottobre 1987, pp. 96-105.
53.17. Viaggio di ieri, viaggio di oggi, in Viaggiatori del Grand Tour in Italia, Touring Club Italiano, Milano, 1987, pp. 265-263. Anche collaborazione alla ideazione del volume.
53.18. Difficile lettura del Mondo Latino-Americano, in Tecnologie per il sviluppo urbano e suburbano in America Latina, Fiera di Bologna, Bologna, 1987.
53.19. Geografia e scoperta turistica, in Ogni città una storia. Incontri sui centri minori, Atti del Convegno, Touring Club Italiano, Il Sole-24 Ore, 1987.
53.20. Prefazione a: Orizzonte Australia, percezione e realtà di un continente, a cura di Lucchesi F., Unicopli, Milano, 1988.
53.21. Nuova Zelanda strategica per gli equilibri del Pacifico, in Italia oggi, 18 ottobre 1988, pp. 13.
53.22. Terra, terra è la Bretagna, in Vie del mondo, Touring Periodici, ottobre 1988, pp. 24-41.
53.23. La mappa dei perché. Corriere della Sera, 27 aprile 1988, p. 20.
53.24. L'inflazione in Brasile: 30% al mese, in Italia oggi, 25 novembre 1988, p. 17.
53.25. Il Pacifico sfida l'Occidente, in Italia oggi, 10-11 dicembre 1988, pp. 37, 38, 39. Anche in "Geografia nelle scuole", sett.-ott. 19879, pp. 477-485.
Prefazione - Introduzione - 1. La formazione dell'Italia industriale. 2. Sviluppo e contraddizione: la questione meridionale. 3. L'Italia affronta la crisi e pensa alla programmazione. 4. L'industria post-industriale. 5. La dimensione internazionale dell'Italia. 6. Per una comprensione storica e geografica dell'Italia.
L'evoluzione economica e sociale dell'Italia dalla metà del secolo scorso è stata così profonda da determinare una nuova geografia del Paese, oggi ben diverso da quello di un tempo. Percorrendo le fasi fondamentali di questa trasformazione, i saggi dell'autore (protagonista anche di alcune di esse), aiutano a comprendere l'Italia di oggi. L'introduzione sistematica di Paola Bonora, che ha curato la scelta antologica degli scritti, nonché le bibliografie poste ad integrazione dei temi trattati, completano un quadro ricco di informazioni e di stimoli critici. E' un libro utile per riflettere su quanto la storia cambi la geografia.
Scritto in parte durante i lunghi viaggi che hanno portato l'autore in giro per il mondo, in parte sulla base dei ricordi una volta tornato, il libro copre trent'anni di storia e di geografia. Dalle Isole della Società nel Pacifico, alle vaste distese dell'Australia; dalle risaie della Cina alla metropoli del Giappone con la sua gente cordiale e impenetrabile; dalle città lunari del Sahara algerino, ai conflitti sociali e alle ricchezze del Sud Africa. E poi ancora sugli altopiani della Bolivia o tra gli abitanti delle favelas in Brasile; negli Stati Uniti, nelle ghost-towns del Colorado o nella frenesia della gente del Texas. In Europa, a Mosca nel 1958 nel periodo del «disgelo»; nella Spagna della dittatura franchista, o nella Lisbona sonnecchiosa agli inizi degli anni '60.
57.1. Ricerca geografica e difesa dell'ambiente, in Tutela ambientale e Comunità Europea, a cura di Peris Persi, Urbino, 1988, pp. 11-18.
57.2. Vademecum del perfetto viaggiatore, in Luoghi dell'infinito, aprile-maggio 1989.
57.3. Uso turistico dell'ambiente: motivazioni, educazione, strutture e strumenti di gestione, in Turismo e ambiente nella società post-industriale, FAST, TCI, Milano, 1989, pp. 67-79.
57.4. Introduzione a Ville e territorio, a cura di Brusa C., Latina, Varese, 1989.
57.5. Quando si fugge dal Paradiso: il caso Oceanica. (Flussi migratori nel Sud Pacifico), in Atlante, Istituto Geografico De Agostini, novembre 1989, pp. 138-139.
57.6. Dal piano urbanistico comprensoriale del 1967 al rapporto CENSIS sul cremasco del 1988, in Cultura imprenditoriale e nuovo sviluppo economico nell'area cremasca, Consorzio Cremasco dei Comuni, giugno 1989, pp. 25-26.
57.7. La trasformazione degli ambienti naturali. Gli spazi regionali, in Geografia. Guide agli studi di scienze sociali in Italia, Fondazione Agnelli, Torino, 1990.
57.8. Introduzione all'edizione italiana dell'"Atlante del Mondo", di Arno Peters, Rizzoli, Milano, 1990, p. 8.
57.9. Turismo e tempo libero nella provincia di Varese. Introduzione a Piano turistico della Provincia di Varese, CEDOC, Varese, 1991-90.
57.10. Geografi e sociologi di fronte ai problemi dell'ambiente, in Società e ambiente. Sociologi, ecologi, geografi, urbanisti a confronto, a cura di Martinelli F., n. 31, 1990 di Sociologia urbana e rurale, Angeli, Milano, 1990, pp. 37-42.
57.11. Magellano e Pigafetta. Cosa vedrebbero oggi Magellano e Pigafetta. Prefazio e postfazione a Il Viaggio di Magellano di Antonio Pigafetta, riscritto in lingua moderna, Touring Periodici Milano, 1990, pp. 5-11 e pp. 119-127.
57.12. Capire l'Europa. Introduzione a L'Europa degli anni '90. Il nuovo libro Garzanti della geografia, Garzanti, Milano, 1990, pp. 7-10.
57.13. Introduzione ad: "A come ambiente", Touring Club Italiano, 1990.
La rappresentazione del mondo sulla carta, in una civiltà "iconica" come la nostra, è più che mai strumento indispensabile di conoscenza e comunicazione. I nuovi traguardi della cartografia contemporanea.
Introduzione - Non possiamo non dirci geografi - Parte Prima - Riflessioni sulla natura del pensiero geografico. 1. La geografia come esplorazione della Terra e scoperta del nuovo. 2. Percezione differenziata del paesaggio e della organizzazione territoriale. 3. Scrivere il mondo e cartografarlo: un unico processo interpretativo.
Parte seconda - Dimensione geografico della politica e dimensione politica della geografia. 1. Il potere muta la geografia. 2. Sviluppo economico e trasformazioni geografiche. 3. La ricerca geografica per la difesa dell'ambiente. 4. La geografia del consenso.
Parte terza - Paesaggi urbani, espressione di vita comunitaria e di agire politico. 1. Città da capire, città da difendere. 2. Dalla città tradizionale alla regione-città. 3. Quartieri urbani di latta e di fango nel Terzo Mondo. 4. Città pioniere dell'era industriale. 5. Reti di città interpreti del territorio.
Parte Quarta - Homo ludens modella nuovi paesaggi geografici. 1. Fruizione turistica e cultura del turismo. 2. L'evoluzione storica del turismo. 3. Caratteri geografici della regione turistica. 4. Perché il turismo non degradi il territorio. 5. Ieri e oggi: viaggiare per filosofare.
Bibliografia dell'Autore.
Dopo aver riflettuto su alcuni aspetti generali del pensiero geografico, questo libro indaga sulle finalità ed i metodi di studio di alcuni temi specifici: la geografia politica (intesa però nel senso lato che ad essa attribuivano i geografi tedeschi dell'Ottocento), la geografia urbana (riconosciuta come analisi e interpretazione della città e delle reti urbane), infine la emergente e sempre più importante geografia del turismo (forse prolungamento post-industriale della stessa geografia urbana). L'accostamento di questi temi non è dovuto all'unica matrice etimologica (polis) del termine greco indicante sia la città che la comunità e la politica stessa. Piuttosto si riconosce lo stretto legame intrinseco tra queste realtà. Perché la politica muta di continuo la geografia, in particolare creando città (e talora distruggendole). La città è il luogo principale ove si concepisce e, per gran parte, si realizza l'azione politica. Infine, è essenzialmente dalla città che parte la trasformazione del territorio per una sua fruizione ludica. Porre contemporaneamente i riflettori su questi vari aspetti della realtà umana e geografica è particolarmente significativo nella attuale fase storica. Si va facendo oggi generale il riconoscimento che l'uomo, per le più varie ragioni, sta organizzando, ma non sempre nel senso migliore, gran parte dell'ambiente terrestre. Solo una saggia politica territoriale potrà garantire una sua corretta evoluzione ed evitare il degrado di molte sue parti.
Un resoconto dove informazioni storiche, geografiche, economiche e culturali trovano il giusto equilibrio con il racconto di impressioni ed esperienze personali. E i testi si legano alle immagini di Andrea Pistolesi, che fondono spettacolarità e rigore documentario. Ne esce il ritratto di un arcipelago che stupisce innanzitutto per la varietà paesaggistica di una terra in parte ancora inesplorata, in cui non tutti i ghiacciai, i laghi, le montagne, i fiori e le foreste hanno un nome ufficiale. Particolare attenzione è riservata inoltre alle città, ancora poco conosciute. Oltre alla capitale Wellington, ecco Auckland, Christchurch e Dunedin, dove cultura e modi di vita risentono degli influssi delle civiltà inglese e scozzese. Un Paese di grandi spazi incontaminati, ma anche di manufatti che ne riflettono la storia, come le sculture in legno dei Maori e gli edifici coloniali che contrastano con i grattacieli a specchio ispirati all'architettura postmoderna americana.
Prefazione - Introduzione di Alfredo Canavero. 1. Gli anni della trasformazione. 2. Un piano per l'economia italiana. 3. Il nodo del Mezzogiorno. 4. Il miracolo economico. 5. Emigrazione interna e problemi sociali. 6. Dal centrismo al centrosinistra. 7. Le illusioni del centrosinistra. 8. Verso la contestazione.
Articoli e saggi 1956-1967 - Postfazione di Corna Pellegrini G. - Biografia dell'autore. Opere dell'autore.
Pur essendo profondamente sincero, questo volume riflette solo in parte il pensiero del suo autore. Infatti è stato scritto circa trenta anni prima dell'attuale pubblicazione. Esso raccoglie scritti politici e di costume relativi alla realtà italiana precedente la contestazione del '68 e viene proposto nella rilettura storiografica di Alfredo Canavero come documento di un periodo importante e poco studiato della storia d'Italia. Sono pagine utili anche per meditare sulla divaricazione tra politica e cultura, maturata nella società italiana prevalentemente in quegli anni. L'autore, un tempo appassionatamente cattolico e democristiano, guarda oggi la realtà sociale con serena indipendenza politica e ideologica, dedicandosi da molti anni alla ricerca geografica e al suo insegnamento. Resta invece fedele a un impegno di democrazia e di giustizia, nonché ad una speranza di destino esterno per l'umanità di ogni tempo. Vicende simili sono state vissute da molti protagonisti della cultura giovanile degli anni '50 e '60, pur collocati su opposti fronti ideologici. Queste pagine pongono un tassello utile alla loro comprensione e forse anche a quella di problemi drammatici dell'Italia d'oggi, che maturarono in quegli anni ormai lontani.
Giacomo Corna Pellegrini - I fattori della distribuzione ed evoluzione demografica - 1. I fattori fisici e ambientali. 1.1. Abitabilità della superficie terrestre. 1.2. Il ruolo patogeno dell'ambiente. 1.3. Le risorse del sottosuolo. 1.4. Isolamento e accessibilità. 1.5. I fattori territoriali - 2. I fattori politici. 2.1. Condizionamenti all'evoluzione naturale. 2.2. Politiche di spostamento territoriale. 2.3. Guerre e altri conflitti - 3. I fattori etnici e culturali. 3.1. Razze e gruppi etnici. 3.2. Problemi di convivenza. 3.3. Fatti religiosi ed evoluzione demografica. 3.4. Rilevanza demografica di alcuni costumi sociali - 4. I fattori economici. 4.1. Le "rivoluzioni" economico-demografiche. 4.2. Le società preindustriali. 4.3. Le società industrializzate. 4.4. Sviluppo e sottosviluppo - Elena Dell'Agnese - Le dinamiche demografiche - Elisa Bianchi - I fattori soggettivi nella geografia della popolazione.
Un manuale di Geografia della Popolazione rivolto a capire le cause principali della distribuzione umana sul pianeta Terra, nonché le caratteristiche evolutive dell'umanità nelle sue diverse componenti e nelle diversificate situazioni in cui è posta a vivere. Inoltre, i nuovi approcci percettivi e umanistici allo studio geografico della popolazione, per capire meglio il "vissuto" dei singoli uomini rispetto al territorio. Un volume che coniuga l'impostazione classica degli studi sul popolamento umano con gli apporti più moderni alla conoscenza dei fenomeni geo-demografici.
Introduzione - La varietà delle geografie, di Giacomo Corna Pellegrini. Leggendo Paul Claval: introduzione al convegno, di Guglielmo Scaramellini. Varietà delle geografie: limiti e forza della disciplina, di Paul Claval - Il confronto con i geografi - La soggettività ambientale in geografia: tradizione o innovazione?, di Elisa Bianchi. Spazio e tempo in geografia, di Paolo Bonora. Diversità della geografia?, di Berardo Cori. Le nuove geografie e il recupero della tradizione, di Carlo Da Pozzo. Geografia fisica e geografia umana: verso una maggiore collaborazione, di Paolo Roberto Federici. Geografia, marxismo e uso della metafora, di Massimo Quaini. Geografia economica e studio del territorio, di Maria Tinacci Mossello. La geografia tra epistemologia interna e epistemologia esterna, di Adalberto Vallega. Riflessioni su una diversità necessaria, di Gabriele Zanetto. Varietà nei discorsi geografici e loro possibili interazioni, di Maria Clara Zerbi - Il confronto con i «non geografi» - Il viaggio come strumento di conoscenza, di Enea Balmas. Geografie o etnografie, di Paolo Beonio Brocchieri. Geografia mitica e geografia moderna. Sulla relatività delle rappresentazioni, di Giulio Giorello. Geografia, antropologia, etnologia, di Antonio Marazzi. Geografia e sociologia di Alberto Martinelli. Geografia e pedagogia: scienze analogiche?, di Riccardo Massa. Geografia e progettazione, di Guido Nardi. La geografia umanistica e alcuni aspetti della più recente storia della storiografia, di Silvia Pizzetti. Paul Claval, la «geografia umanistica» e qualche possibile relazione con le discipline storiche, di Brunello Vigezzi.
La geografia umana è una disciplina che negli ultimi decenni si è rinnovata profondamente. La scienza geografica presentava, in tempi antichi, un approccio disciplinare unitario, ruotante intorno alla preoccupazione descrittiva di paesaggi e popolazioni. Nel Sette-Ottocento si era imposta una tradizione scientifica esplicativa, sia positivistica che storicistica. Più recentemente ha preso vigore un indirizzo di studi geografici umanistico e percettivo, che valorizza i vissuti soggettivi (della quotidianità e dell'arte) accanto all'interpretazione oggettiva della realtà. Il tutto si è sviluppato in un'ottica di arricchimento che non ha mai eliminato le acquisizioni epistemologiche e metodologiche precedenti, ma semmai le ha rinnovate e ampliate. Non si è trattato, pertanto, di «rivoluzioni scientifiche», bensì di un processo di ricerca cumulativo. Su questa tesi, esposta magistralmente da Paul Claval (della Sorbona di Parigi), si confrontano in questo libro si geografi italiani dai diversi interessi disciplinari, sia studiosi di altre scienze sociali e umanistiche. Ognuno degli Autori è attento a cogliere affinità e contrappunti tra la propria specifica disciplina e la geografia umana, in una fase storica che le rinnova profondamente.
Presentazione di Corna Pellegrini e Guido Nardi - Introduzione alle interviste di Marisa Bertoldini e Marina Calloni - Francesco Alberoni, Rosellina Archinto, Laura Balbo, Adriana Barbieri, Bianca Beccalli e Michele Salvati, Gianfranco Bettetini, Guido Bezzola, Giorgio Bocca, Renato Boeri, Sergio Bologna, Massimo Bonfantini, Eva Cantarella, Carlo Casti, Alessandro Cavalli, Carla Cerati, Marcello Cesa Bianchi, Laura Conti, Nando Dalla Chiesa, Mario Dal Pra, Enrico Decleva, Ivan Della Mea, Franco Della Peruta, Claudio Dematté, Gillo Dorfles, Elvio Facchinelli, Ida Faré, Inge Feltrinelli, Dario Fo, Franco Fortini, Maria Teresa Fumagalli, Beonio Brocchieri, Silvio Garattini, Giuseppe Gario, Marco Garzonio, Umberto Gay e Paolo Hutter, Eugenio Gentili Tedeschi, Ludovico Geymonat, Roberto Guiducci, Laura Hoesch, Gina Lagorio, Francesco Leonetti, Laura Lepetit, Alberto Magnaghi, Mauro Mancia, Angelo Mangiarotti, Alberto Martinelli, Guido Martinotti, Luigi Mazza, Alberto Melucci, Giuseppe Mezzera, Primo Moroni, Luisa Muraro, Fulvio Papi, Umberto Pellegrini, Felice Perussia, Emanuele Pirella, Giuseppe Pirola, Fernanda Pivano, Giò Pomodoro, Giuseppe Pontiggia, Emanuele Ranci Ortigosa, Franco Rositi, Novella Sansoni, Michele Serra, Carlo Sini, Mario Spinella, Emilio Tadini, Rubens Tedeschi, Ernesto Treccani, Tiziano Treu, Mario Unnia, Salvatore Veca, Mario Vegetti, Silvia Vegetti Finzi - La vita intellettuale di Milano tra storia e cronaca di Marisa Bertoldini - Sapere, potere e comunicazione culturale. Sull'identità complessa fra intellettuali e metropoli di Marina Calloni - Note sugli intellettuali interpellati. In queste interviste, intellettuali e professionisti, molti dei quali hanno conosciuto stagioni ben differenti di impegno politico e culturale, parlano di Milano. Con amore, con ironia, con amarezza, mescolando spesso il ricordo di un passato tratteggiato con nostalgia alla delusione per il progressivo assottigliamento dei rapporti sociali, per il decadimento, non solo urbanistico, della città, per l'esaurimento degli scambi culturali. Ma ugualmente diffuso è il desiderio di agire, di ritrovare energie per progetti collettivi per confrontare le proprie capacità di riflessione e di elaborazione con la tradizionale attitudine al «fare», la pragmatica spinta alla realizzazione che tuttora caratterizzano Milano.
Introduzione: America latina verso il 2000, di Giacomo Corna Pellegrini. Il Messico verso l'integrazione con l'America anglosassone, di Giacomo Corna Pellegrini. America centrale: il lento cammino della pacificazione, di Tullia Ascari. Caraibi e Guyane: un mosaico di sviluppo e di velleitarismo, di Giacomo Corna Pellegrini. Venezuela: la sfida del dopo-petrolio, di Tullia Ascari. I paesi andini, di Giulia Squadroni. La democrazia cilena alla prova dell'efficienza economica, di Giulia Squadroni. I paesi del Cono Sud orientale, di Tullia Ascari. Brasile: contraddizioni tra potenziali di sviluppo e povertà sociale, di Giacomo Corna Pellegrini. Classi dirigenti e classi subalterne nel Brasile di oggi e di domani, di Mario Maestri. L'accordo di libero commercio fra Messico, Stati Uniti e Canada, di Alessandro Pio. Processi di integrazione latino-americana: il Patto Andino e il MERCOSUR, di Andrea Goldstein. Cultura e benessere: aspirazioni latino-americane nella interpretazione letteraria, di Domenico Antonio Cusato.
All'inizio degli anni '90 l'America latina, nella maggior parte dei suoi paesi, ha recuperato la democrazia o almeno il processo elettivo dei rispettivi governi. Se ciò rappresenta un consistente progresso civile rispetto agli anni bui delle dittature militari, è ancora troppo poco per le moltitudini di diseredati di cui sono affollate le città, immigrati da campagne in pesante crisi. Realizzata, almeno parzialmente, la voglia di libertà di espressione, resta ora diffusa e prepotente la voglia di benessere da soddisfarsi con incrementi della produttività, migliore utilizzazione delle enormi risorse potenziali del territorio e maggiore giustizia sociale. Analizzando i principali problemi di ciascun paese dell'area latino-americana, questo volume offre un quadro esauriente e insieme sintetico dei grandi e spesso drammatici fenomeni sociali in atto in quella regione, sottolineando con particolare enfasi il mutare interno ed esterno nelle sue relazioni internazionali, anche attraverso il progetto di mercato comune del Nord America, del Cono Sud e dell'intero continente americano.
1. Giacomo Corna Pellegrini - Theoretical and methodological reflections. Geography as exploration and the elsewhere. From Italo Calvino's Marco Polo to the language of things in the geography of today. Elisa Bianchi Environmental space perception in geography: tradition or innovation? Vincenzo Guarrasi Cultural geography and semiotics of culture. Giuliana Andreotti Giovannini Geographic perception: epistemologic contributions to the formation of the subjective image of the environment. Clara Copeta Nuances of humanistic geography. 2. Studies on the vision of space - Costantino Caldo Culture and subculture in spatial perception. The percetion of the American West in Italy. Giacomo Corna Pellegrini Salvador and the state of Bahia as perceived by the inhabitants of a "favela". Carlo Brusa Development of a tourist image: a case study of North-Western Lombardy. Elena Dell'Agnese Piedmont in Milan: geographic proximity and regional image. Maria Luisa Gazzerro, Lucia Rolle, Giacomo Secco Residential desirability and urban structure: a case study of Padua. Fabio Parascandolo Social groups and local identity. A case study of a rural community in Southern Italy. 3. Travel accounts and literary sources - Guglielmo Scaramellini Travel accounts as sources for geographic studies. Giorgio Botta The landscape of Lombard lowlands: Italian intellectuals and foreign travellers in the 1700s and 1800s. Franco Farinelli, Teresa Isenburg The intentions of the Picturesque: foreign travellers in Southers Italy between the 1700s and 1800s. Marica Milanesi The perception of Southern India by European of the 1500s. José Carlo Gambino "I Promessi Sposi": aspects of urban geography. 4. Images and cognitive distance - Elisa Bianchi Cognitive distance and migration. Maria Luisa Gentileschi Variation in the image of space and decision processes of retuming immigrants. Maria Clara Zerbi Perception of centrality in the town-country dimension. A case study of Pavia. Maria Fiori Perception of distance from the city and of the orientation of the italian peninsula as seen by students from Bari. 5. Perception of natural and catastrophic events - Giorgio Botta Natural events today: reasons for a reinterpretation. Angelo Turco, Gabriele Zanetto Environment, perception, strategies for intervention: a case study of Venice. Giorgio Valussi New Horizons for geographic research of seismic phenomena. A case study of Friuli. Maria Paola Pagnini The area of Dasht-e-Bayaz (Eastern Iran) devastated by earthquakes. Elisa Bianchi, Felice Perussia Views on lake pollution in various environmental contexts. Bibliography by Daniela Lombardi.
Humanistic Geography, nouvelle nouvelle Géographie, has attracted many keen followers both in Italy and many other parts of the world. The interest is based on a geographic approach which respects the differences in the perceptions and feelings it arouses in everyone of us. This has been shown both through the study of foreign contributions to the new methods of research, and through the rediscovery of much earlier geographic research which had already been drawn towards this subject, and also through original analytical research based on a methodology founded primarily on perceptive and humanistic geography. This volume brings together a short collection of some significant contributions written by Italian Geographers from the early 1970s onwards. Its presentation in english, on the occasion of the 27th International Geographic Congress in Washington, is intended to reach a wider audience.
67.1. Esperienze degli anni sessanta e realtà degli anni ottanta in tema di pianificazione intercomunale, in Aspetti e problemi della pianificazione territoriale, a cura di Bencardino F., Edizioni Scientifiche Italiane, Napoli, 1991, pp. 43-49.
67.2. Varietà di spazi geografici e varietà di progettazione, in L'atto progettuale - struttura e percorsi, a cura di Bertoldini M., Edizioni Città Studi, Milano, 1991, pp. 25-35.
67.3. Due interventi, in Atti del Convegno Ricerca Geografica e cartografica. Riv. Geogr. Ital., dicembre 1991, pp. 612 e 711.
67.4. Micronesia anni 90, in Geografia nelle Scuole, novembre-dicembre 1991, pp. 419-425.
67.5. Quotidianità e geopolitica nel Giappone contemporaneo - Due viaggi esplorativi: 1965, 1990, in Riv. Geogr. Ital., giugno 1992, pp. 167-183.
67.6. Per capire il territorio, in RES, cose d'oggi a scuola, ottobre 1991, pp. 32-34.
67.7. Andare al mercato per incontrarsi: tendenze e progetti localizzativi per il terziario commerciale distributivo (in Italia e altrove), in Dal decentramento urbano alla ripolarizzazione dello spazio geografico italiano, a cura di Muscarà C., Società Geografica Italiana, Roma, 1992, pp. 203-209.
67.8. Prefazione a: Obiettivo Geografia. Per una didattica del sapere geografico, di Lucchesi F., Patron, Bologna, 1992.
67.9. La periferia urbana, ieri e forse domani, in Sinopie, Facoltà di Architettura del Politecnico, Milano, marzo 1992, pp. 38-41.
67.10. Geograficheria. Piccola bottega di racconti geografici, Unicopli, Milano, 1993, pp. 61.
67.11. Realtà, immagine e immaginazione nella carta geografica, in Boll. Soc. Geografi, aprile-giugno 1993, pp. 185-190.
67.12. Libri per ragazzi e didattica della Geografia, in Geografia nelle Scuole, mag.-giu. 1993, pp. 183-188.
67.13. Note conclusive a: Eventi catastrofici eccezionali per antonomasia, a cura di Botta G., Cisalpino, Milano, 1993, pp. 237-239.
67.14. Genius Loci, genius terrae, in Genius Loci, Milano, novembre 1993, pp. 4-7.
67.15. In margine al Congresso geografico internazionale di Washington (9-14 agosto 1992), in CNR-UGI News, Roma, dicembre 1993, pp. 7-11.
67.16. La geografia umanistica nella didattica della geografia, in Didattica della geografia. Nuove prospettive, a cura di Bellencin Meneghel G., AIIG Friuli-Venezia Giulia, Udine, 1993, pp. 133-142.
67.17. Cartografia, geografia e immagine del cambiamento ambientale globale, in Riv. Geogr. Ital., 1993, pp. 799-804. Anche come Cartography, Geography and the Image of Environmental decay, in Global Change Perception, edited by Bianchi E., Guerini, Milano, 1994, pp. 51-56.
67.18. I conflitti etnici, conferma della ineludibile complessità della geografia della popolazione, in Riv. Geo. Ital., 1993, pp. 599-602.
67.19. Intervento al Seminario Ambiente, sviluppo e educazione, Istituto per l'Ambiente, Milano, 1994, p. 21.
67.20. Turismo e paesaggio. In giro per l'Italia di ieri e di oggi, in Il paesaggio italiano nel Novecento, Touring Club Italiano, Milano, 1994, pp. 87-104.
67.21. Per una moderna prospettiva mediterranea, e Alcune riflessioni e proposte, in Europa, Mezzogiorno, Mediterraneo, a cura di Novembre D., Congedo, Lecce, 1993, pp. 57-62 e 205-207.
67.22. La Lombardia nel 3000, in Geografia nelle Scuole, gennaio-febbraio 1995, pp. 5-13. Anche in L'uomo, i limiti, le speranze, a cura di Giorello G. e Sindoni E., Piemme, Casale Monferrato, 1995, pp. 172-179. E anche in Terzo Millennio. L'uomo, i limiti, le speranze, Amministrazione Provinciale di Como, Angelicum-mondo X, International school of Plasma Physics "Pietro Caldirola", ottobre 1994, pp. 125-132.
67.23. Filosofia e arte del viaggiare nell'esperienza di un geografo contemporaneo, in L'esperienza del viaggiare. Geografi e viaggiatori del XIX e XX secolo, a cura di Lucchesi F., Giappichelli, Torino, 1995, pop. 293-314.
67.24. Lo sguardo del Geografo, in Atti del Convegno Geografia per leggere il mondo, Rimini, novembre 1994, Istituto Geografico De Agostini, Milano-Novara, 1995.
67.25. Nuovi orientamenti della ricerca scientifica sul turismo, in Ambiente, Salute, Cultura, Atti del IV Convegno Nazionale di Psicologia e Turismo, Kappa, Roma, 1995.
1. Africa sub-sahariana. 2. Africa del Nord e Medio Oriente. 3. Sub-continente indiano. 4. Asia orientale continentale. 5. Sud-Est asiatico. 6. Estremo Oriente. 7. Oceania. 8. America Latina. 9. America Anglosassone.
Scritti di Saibene C. e di Bonapace U., Brusa C., Buzzetti L., Corna Pellegrini G., Di Maggio Alleruzzo M.T., Ferro G., Fumagalli M., Gagliardo P., Laureti L., Pagetti F., Parisi B. Scaramellini G., Schiavi A., Smiraglia C., Staluppi g. G.
Raccogliendo in forma antologica gli scritti di Saibene sul tema del paesaggio è emerso un affresco molto bello del vario e mutevole volto dell'Italia. Questo libro (nella sua Prima Parte) lo propone ai lettori d'oggi, specie ai più giovani, come quadro esemplare di lettura geografica, ma anche a ricordo dell'Autore, che è prematuramente scomparso proprio dieci anni or sono.
Per ricordare Cesare Saibene si sono anche uniti alcuni Suoi allievi e amici, riproponendo (nella Seconda Parte di questo volume) una lettura interpretativa dei Suoi contributi più importanti agli studi geografici. Soni apporti spesso assai significativi, che meritano d'essere ricordati, soprattutto a chi prosegue, oggi e domani, nel cammino della ricerca scientifica.
Scritti di Brusa C., Buzzetti L., Corna Pellegrini G., Fumagalli M. Gario G., Lechi G.M., Manzi E., Scaramellini G., Smiraglia C., Torrani P.G., Staluppi g. G.
Cercare di scorgere il volto futuro della Lombardia e il destino degli uomini che l'abiteranno è la tentazione, ambiziosa, di questo libro. In realtà esso fotografa soltanto il presente, ma in profondità e con un giro d'orizzonte a tutto campo, ancorché sintetico, cui partecipano esperti di molte discipline e, soprattutto, geografi. Sullo sfondo è la posizione centrale della Lombardia, tra Europa e Mediterraneo. Le sue radici vengono riscoperte nei due ambiti di civiltà che si sono sempre sviluppati in modo complementare. La sua forza produttiva viene individuata nelle tradizioni delle culture locali più antiche, come quella camuna, ma poi anche quella romana; negli apporti longobardi, nelle bonifiche agricole medioevali e rinascimentali, nella rivoluzione industriale mitteleuropea, ma anche nel contributo continuo di nuove energie umane e culturali dal Mezzogiorno d'Italia. L'esame è condotto da vari punti di vista: naturalistico, storico, economico, culturale e di organizzazione politica. Si disegnano così molte geografie parallele della Lombardia, come molteplici sono i volti di questa complessa regione: la più popolosa d'Italia (un sesto della popolazione totale), la più ricca d'iniziativa economica, una tra le più dinamiche nella vita culturale e scientifica; non si può dire la regione d'Italia più bella... solo perché anche molte altre sono bellissime!
Un libro di ampia documentazione geografica nel senso più moderno del termine: perché il lettore possa svolgere riflessioni ben fondate sulla realtà, e magari tentare anche qualche seria previsione per il futuro.
Introduzione. Politica e geografia - 1. La formazione del governo territoriale. 2. Le finalità tradizionali del governo territoriale. 3. Altre finalità del governo territoriale. 4. L'articolazione spaziale dell'agire politico. I poteri locali. 5. Dagli Stati nazionali al "villaggio globale". 6. Settori di intervento nel governo del territorio. 7. I luoghi dell'agire politico. 8. Pianificazione del territorio e coordinamento dello sviluppo. 9. Immagine e percezione del potere politico nel paesaggio - Appendice. Introduzione alla storia della geografia politica (di Maria Paola Pagnini).
Il volume è un manuale di geografia politica che non ripropone le strade tradizionali di questa disciplina, quasi esclusivamente incentrata sullo Stato, ma si apre sulla considerazione di tutte "le sale" e di tutte le modalità dell'agire politico sul territorio. La fonte delle riflessioni proposte è la realtà quotidiana del governo territoriale alle soglie del Duemila. Una particolare attenzione viene riservata alle novità più significative, quali la crescente dimensione internazionale di problemi cruciali come il sottosviluppo o il degrado ambientale; i problemi politici e territoriali della pianificazione territoriale; le conseguenze territoriali della ripresa, in tutto il mondo, di una volontà di autonomia dei poteri locali, esaminate nei luoghi concreti dell'agire politico e negli effetti che esso provoca sul territorio. Concludono il volume un'appendice dedicata alla storia della geografia politica, nonché un vasta bibliografia. Entrambe offrono al lettore un opportuno inquadramento dell'opera all'interno dei contributi internazionali, recenti e non, che hanno arricchito questa disciplina: strumenti utili alla comprensione di come la politica contribuisca continuamente a cambiare la geografia.
Dall'Oriente Estremo il sole sorge sempre più vicino, di Giacomo Corna Pellegrini - Tavola rotonda introduttiva, con Enrica Collotti Pischel, Antonio Marazzi, Peris Persi. 1. Le origini del Giappone moderno, di Giorgio Borsa. 2. Quotidianità e geopolitica nel Giappone contemporaneo, di Giacomo Corna Pellegrini. 3. Le strategie politiche ed economiche della Cina nella regione dell'Asia pacifica, di Liu Miao-Long, Kong Ai-Li, Zhang Wei. 4. La Cina nel 2000: una tigre gigantesca accanto ai quattro NIC (New Industrialized Countries), di Fabrizio Eva. 5. Nuovi ruoli per la Russia "Pacifica", di Fabrizio Eva. 6. Le Filippine nell'Asia che cambia, di Francesco Montessoro. 7. Vietnam, Laos e Cambogia: il delta della guerra, di Emanuele Giordana. 8. Gli auto esclusi: Corea del Nord e Myanmar (Birmania), di Fabrizio Eva. 9. Thailandia tra capitalismo e militarismo, di Giacomo Corna Pellegrini. 10. La realtà multietnica della federazione della Malaysia, di Guido Corradi. 11. Crescita economica e politica industriale nella Malaysia peninsulare, di Salvatore Diglio. 12. Unità e diversità: la costruzione dell'idea di "nazione" nella Repubblica di Indonesia, di Elena Dell'Agnese. 13. I cambiamenti geopolitici nell'Asia Pacifica: verso unità economiche e politiche o verso una frammentazione competitiva?, di Fabrizio Eva. 14. Caratteri e problemi del Pacifico meridionale, di Giacomo Corna Pellegrini.
L'importanza dell'Asia orientale si fa sempre più chiara sul terreno dell'economia, che inevitabilmente prepara ed implica quello della politica e del ruolo culturale che i Paesi asiatici tendono a svolgere con sempre maggior vigore nel resto del mondo. Anche l'Italia subisce ormai fortemente queste novità: nella concorrenzialità commerciale, ma anche negli scambi culturali e politici con l'Oriente Estremo. Diventa dunque importante avvicinare e cercare di capire la complessa situazione geopolitica dell'area, con le sue straordinarie novità industriali e finanziarie, con le sue nuove ambizioni politiche (chi di autonomia, chi di poteri più vasti), infine con le sue nuove tendenze aggregative per gruppi di Paesi omogenei. Questo libro apre molte finestre su un mondo complesso, estremamente dinamico, e certamente da conoscere sempre meglio. Ne sono Autori, specialisti italiani e stranieri di varie discipline, ma specialmente cultori di Geografia Politica, attenti da tempo agli avvenimenti di questa parte del mondo. Dall'Asia Orientale il sole sorge ormai più vicino!
Caratteristiche generali delle città mediterranee. Le città mediterranee "europee". Le città mediterranee "mediterranee". Le città mediterranee orientali a carattere multiculturale. Le città mediterranee arabo-islamiche. La geografia urbana, scienza nomotetica o idiografica?
Le principali caratteristiche delle città mediterranee vengono individuate nella loro antica vicenda storica, nella continuità delle loro interrelazioni, nel loro progressivo ma diversificato inserimento nei processi di modernizzazione, infine nel loro recente sviluppo demografico, spesso drammatizzato da incontrollabili flussi migratori. Vengono distinte: le città mediterranee "europee" (caso esemplare Barcellona), quelle "mediterranee-mediterranee" (Napoli), le città del Mediterraneo orientale a carattere multiculturale (esempio Beirut e le città israeliane), le città mediterranee arabo-islamiche (esempio Algeri). Conclude una riflessione sul carattere nomotetico o idiografico della Geografia Urbana.
1. Introduzione. 1.1. Cercando di capire il mondo.
2. America del Nord. 2.1. Imprevisto e magia nella Columbia britannica, Canada. 2.2. Sacralità indiana ed efficienza moderna nel Quebec. 2.3. Marguerite Yourcenar passeggia sulla spiaggia di Mount Desert, nel Maine. 2.4. Intuire New York. 2.5. Washington, tra monumenti simbolici e boschi verdeggianti. 2.6. Studiare e forse vivere a Charlottsville, in Virginia. 2.7. Sognando a Capo Hatteras, East Coast. 2.9. Sul trenino di Chattanooga, Tennesee. 2.10. Nella casa di Martin Luther King, ad Altanta, Georgia. 2.11. Eleganza e cucina cajun a Charleston, South Carolina. 2.12. Tra le paludi e i fiori di Savannah, in Georgia. 2.13. Sole, spiagge e tanti cubani a Miami. 2.14. Sulle tracce di Ernest Hemingway a Key West, in Florida. 2.15. Perfino New Orleans cambia volto. 2.16. Il Texas può guardare soltanto al futuro. 2.17. Città morte e città frenetiche in Colorado. 2.18. Il sorriso di Marilyn Monroe, nel deserto del Nevada. 2.19. Arizona, troppo bella per viverci sempre. 2.20. Sgranando gli occhi davanti a San Francisco. 2.21. Troppe incertezze a Los Angeles. 2.22. Alla ricerca della solitudine, nel deserto di Mojave.
3. America Latina. 3.1. I venditori ambulanti di Città del Messico. 3.2. Spruzzi di petrolio tra le rovine dei Maya. 3.3. Gli Indios del Chiapas a San Cristobal. 3.4. Foreste, vulcani e banane in Costarica. 3.5. Argento e navigli di tutto il mondo, a Panama. 3.6. Cuba, tra delizie tropicali e contraddizioni politiche. 3.7. Vulcani, forse tranquilli, e frenesia creola alla Martinica. 3.8. Storie di telefoni e di politica a St. Lucia. 3.9. Trinidad, tra musica reggae e pece nera. 3.10. Foresta vergine e voli spaziali, nelle Guiane. 3.11. Con Alexander Von Humboldt a Cumanà e sull'Orinoco, in Venezuela. 3.12. I misteri e i bambini di San Agustin, in Colombia. 3.13. Alla Mitad del Mundo, in Ecuador. 3.14. Tra gli Indios di Uyuni, sugli altopiani boliviani. 3.15. Amazzonia e Mato Grosso, ancora da capire. 3.16. Il Marchese di Pombal voleva cambiare il Brasile. 3.17. Alla ricerca dei diamanti nella Chapada Diamantina, Bahia. 3.18. Una favela cerca dignità a Salvador de Bahia. 3.19. Rio de Janeiro non è solo emozione. 3.20. Dialetti italiani nei giorni di San Paolo, Brasile. 3.21. Oggetti antichi e studenti allegri a Buenos Aires. 3.22. Perché le casalinghe del Rio Negro cercano di organizzarsi. 3.23. Entrare nella storia nel 1520, attraverso lo stretto di Magellano. 3.24. Attenti alle minigonne, nel piovoso inverno cileno di Puerto Montt. 3.25. Un piccolo Mapuche in partenza dal Cile meridionale per Dusseldorf. 3.26. Naufragi e novità tecnologiche turbano Conception. 3.27. I ragazzi della periferia a Santiago del Cile.
4. Oceania. 4.1. Notizie di cronaca dell'Isola di Pasqua. 4.2. Tahiti, a mezza strada tra il tamurè e l'Indipendenza. 4.3. Paul Gauguin, nelle isole della Polinesia. 4.4. Giudizi salomonici alle isole Cook. 4.5. Gli ammutinati del Bounty vagano ancora tra isole dei mari del Sud. 4.6. Trasferirsi forse a Honolulu? 4.7. Bagliori di fuoco da Pearl Harbor al vulcano Kilauea. 4.8. Il Capitano Cook tagliato a pezzi nella baia di Kealakekua. 4.9. Alla scoperta di Majuro, capitale delle Isole Marshall. 4.10. Spero che questa notte pioverà fortissimo a Ponape, Micronesia orientale. 4.11. Nuotare tra i rottami di un incrociatore e sciami di pesci all'isola di Truk, Micronesia centrale. 4.12. Paradisi tropicali e un poco di noia nella Repubblica di Belau, Micronesia occidentale. 4.13. Giocando con un bimbo coreano a Guam, nelle isole Marianne. 4.14. Melanesiani e Indiani si contendono il potere nelle Fiji. 4.15. Settanta milioni di pecore in Nuova Zelanda. 4.16. Mille chilometri nell'Australia di Sud-Est.
5. Estremo Oriente. 5.1. Un bimbo affida alle onde la sua piccola barca, sulla spiaggia di Bali. 5.2. Sir Thomas Stamford Raffels inventa Singapore e scopre il Borobudur. 5.3. Una processione solenne lungo il fiume Chao Phraya, a Bangkok. 5.4. Sui monti del Nord Thailandia, Lisu e Akha salutano il nuovo anno. 5.5. Navigando da un'isola all'altra, nelle Filippine. 5.6. Fuggire da Manila, portando negli occhi un sorriso. 5.7. Sotto l'epicentro delle bombe atomiche di Nagasaki e Hiroshima. 5.8. Perché è così difficile distinguere le città giapponesi. 5.9. Lo Shogun Tokugawa Ieyasu pose a Tokio le fondamenta della moderna potenza nipponica. 5.10. Il Giappone è una catena ininterrotta di città. 5.11. La tradizione antica riemerge sempre, nel paese del Sol levante. 5.12. Il Lago Baikal, L'Asia siberiana e il gelo del Grande Nord. 5.13. Tra le risaie della Cina, verso l'elettronica. 5.14. Le intuizioni di Tzu-Hsi, ultima imperatrice della Cina. 5.15. Attesa e dubbi a Hong Kong, prima di ricongiungersi alla Cina. 5.16. Re Anoratha bruciava la foresta per costruire templi a Pagan, in Birmania. 5.17. Girare in preghiera intorno alla montagna sacra di Kailas, nell'himalaya. 5.18. Le ragazze di Sigiriya sorridono per sempre nel cuore dello Sri Lanka. 5.19. Con Pier Paolo Pasolini sulle strade dell'India.
6. Medio Oriente e Africa. 6.1. A Karachi bisognerà forse ritornare. 6.2. Kuwait City, tra un aereo in avaria e quello di ricambio. 6.3. Un viaggio che non può ancora ripetersi in Medio Oriente. 6.4. Nefertari, regina d'Egitto è sempre la più bella, ad Abu Simbel. 6.5. Tra Utu e Tutzi, in guerra perpetua Kigali, Ruanda. 6.6. Con Karen Blixen sugli altipiani del Kenia. 6.7. La Rolls Royce rosso fiamma del Sultano Khalifan, a Zanzibar. 6.8. Dalle savane del Kenia a quelle della Rhodesia. 6.9. Fiori e ingiustizie in Sud Africa, forse cambiato per sempre. 6.10. Nelle "foresta chiara" dell'Africa centrale con Dag Hammarskjold. 6.11. Shaba, Zaire: il tam-tam suonato nella notte, parla forse di noi? 6.12. La laguna di Abidjan è così bella che sembra finta. 6.13. Costruire una città nel Sahara algerino. 6.14. Antoine de Saint-Exupéry vola ancora sopra il deserto, verso il Mediterraneo.
7. Europa. 7.1. L'Europa si capisce meglio guardandola da lontano. 7.2. Risvegliarsi in Portogallo, pensando al Brasile. 7.3. Spagna querida. 7.4. Il gioco dei mimi, tra le ramblas di Barcellona. 7.5. Uno sviluppo paradossale nelle montagne di Andorra. 7.6. Leonardo da Vinci ad Amboise: "una vita ben usata dà lieto morire". 7.7. Sulle coste della Bretagna sono le maree a ritmare la vita. 7.8. L'accento circonflesso e un plateau de fromage, a Parigi. 7.9. Reno e Ruhr, cuore d'Europa. 7.10. Da Londra, con il meridiano zero, si abbraccia la Terra. 7.11. Edimburgo ha sempre voglia di cambiare il mondo. 7.12. I tempi lunghi del pianeta terra, in Islanda. 7.13. Una breve, lucentissima estate lungo i fiordi della Norvegia. 7.14. Tra le fiabe e la realtà di Hans Christian Andersen, in Danimarca. 7.15. Sulle tracce di Irina Sergeevna Prosorova, a Mosca. 7.16. L'estate giunge all'improvviso, a Bucarest. 7.17. La tragedie della Bosnia-Erzegovina. 7.18. Turista in Italia. 7.19. Roma, incantata e difficile. 7.20. Nella casa di Francesco Petrarca ad Arquà. 7.21. Si potrebbe vivere meglio, anche nella Grande Milano. 7.22. La Lombardia del tremila assomiglierà ancora a quella di oggi?
La terra si può ormai guardare anche dalla Luna. Appare come un enorme pianeta blu, un'immensa palla di oceani e di continenti. Oppure si può guardare da molto vicino, in ognuno dei diversi paesaggi e ambienti umani che compongono il gigantesco affresco della sua superficie. Come propongono le pagine di questo libro. Scorrerne le pagine è come compiere un viaggio attraverso il Mondo, ma senza la fretta di quasi tutti i viaggi veri. Fermandosi invece, ad ogni tappa, per guardare con accettazione, per cercare di capire. Un viaggio per conoscere le diversità e imparare a rispettarle. Forse anche per apprezzare valori da scoprire con fatica. Non conosco nessuno, pentito d'aver viaggiato per le strade del mondo.
75.1. Un ducato antico tra fiumi e laghi, in Milano e Laghi, Guide d'Italia, Touring Club Italiano, Milano, 1995 (pp. 11-18).
75.2. The Study of Urban Network, in Urban Network, edited by Dematteis G. and Guarrasi V., Patron, Bologna, 1995 (pp. 21.33).
75.3. Politica e Paesaggio, in Piani Parchi Paesaggi, a cura di Muscara C., Laterza, Bari, 1995 (pp. 212-226).
75.4. Colico: la sua storia nei secoli, in Colico. Un ambiente per crescere, Cooperativa Progetto Scout, Editrice Guido Stefanoni, Lecco, 1995 (pp. 15-26).
75.5. Città da capire, città da difendere, in Cine e Città, Effetto Notte, Milano, 1995 (pp. 3-5).
75.6. Il concetto di "regione" nella ricerca geografica, in Lo sviluppo economico regionale in prospettiva storica. CUESP, Milano, 1996, pp. 21-39.
75.7. La varietà delle geografie, in Per il futuro della scuola italiana, Museo Civico di Storia Naturale, Milano, 1995, pp. 34-39.
75.8. Andorra: a Paradoxical Example of Mountain Development (perhaps Unsustenaible), in Sustainable Development of Mountain Communities, Guerini, Milano, 1995, pp. 83-88. Tradotto in italiano: Andorra: un esempio paradossale di sviluppo montano (forse non sostenibile), in Montagne mediterranee continentali, Guerini Scientifica, Milano, 1996, pp. 85-89.
75.9. Territori vissuti e territori desiderati, in Noia e desiderio, "Adultità", Guerini, Milano, aprile 1996, pp. 54-56.
75.10. Soffritto di cipolle rosolate nel vino, in Noia e desiderio, "Adultità", Guerini, Milano, aprile 1996, pp. 171-174.
75.11. MUsei e carte geografiche, in Luoghi della visione. Musei, mostre, città, ISU Università Cattolica, Milano, 1996, pp.
75.12. L'atlante socio-economico della regione insubrica (collaborazione al capitolo "I lavoratori frontalieri"), in Periodico dell'IRE, Bellinzona, 1996, pp. 30-35.
75.13. Turismo trasversale alle differenze culturali, in Annuari italiani del Turismo Internazionale, n. 4, 1996, pp. 1-13.
75.14. I nuovi sentieri della psico-geografia, in Weekend Viaggi, sett. 1996, pp. 37.38.
75.15. Gli indicatore ambientali e la ricerca geografica, in "Terra, ambienti, uomini. I geografi e gli indicatori ambientali", a cura di Manzi E. e Schmidt di Friedberg M., Marcos y Marcos, Milano, 1996.
75.16. Social perception of environmental change: The mediterranean scale, (coautore). Boll Soc., Gen-Mar 1996, pp. 107-115.
75.17. Con i miei studenti di Geografia. Piccole esperienze didattiche nelle aule universitarie, Geografia nelle Scuole, Sett-Ott 1956, pp. 8-13.
1. La geografia a Milano (di Giacomo Corna Pellegrini). 2. Metodo e contenuto dell'indagine (di Monica Morazzoni). 3. Centri di ricerca e documentazione geografica e territoriale in Milano. 4. Indice per argomenti della documentazione esistente. 5. Elenco delle riviste geografiche correnti e loro collocazione in centri di ricerca e documentazione di Milano.
Uno strumento bibliografico di documentazione per studenti e studiosi del territorio milanese e lombardo.
77. Introduzione alla edizione italiana di: Buttimer A., Geography and the Human Spirit, Johns Hopkins Press, Baltimore-London, 1993; La Geografia e lo spirito umano.
Fiducia nella ricerca e speranza nel futuro. 1. Geografia di un tempo più libero. 2. Capire la città. 3. La politica cambia la geografia. 4. Per una geografia umanistica. 5. La cartografia e il mito della caverna. 6. Aiutare a leggere il mondo. 7. Uno stravagante Bel Paese. 8. Cercando di decifrare l'Oriente estremo. 9. Fiori e pietre dell'America Latina. 10. Viaggi nel mondo. 11. Esplorare la Terra è un modo di amarla. 12. Strade imprevedibili verso e dalla Geografia. 13. Bibliografia principale. 14. Bibliografia e altri scritti. Questo libro è dedicato a chi ama la Geografia, la scoperta del mondo, i viaggi. L'autore ripercorre le strade della terra da lui battute e spiega gli indirizzi delle sue ricerche geografiche per interpretare i paesaggi e le genti incontrate. Esse si intrecciano di continuo con le sue esplorazioni e con le variegate vicende della sua vita. Emergono così le motivazioni e le scelte di percorso di un viaggiatore per elezione, geografo per professione, appassionato del mondo e sempre curioso di scoprire i suoi mille volti, i suoi diversissimi paesaggi, la sua gente più varia.
A. Studi e ricerche sul territorio.
Collana diretta da G. Corna Pellegrini.
Edizioni Unicopli, Milano.
Una collana di geografia umana. Temi e metodi tradizionali di questa disciplina, ma anche ricerche su problemi alla frontiera con altre scienze, che pure studiano il territorio e il rapporto che gli uomini hanno con esso. Dunque geografia dell'osservazione diretta ma anche, ad esempio, geografia quantitativa, geografia storica, geografia del soggettivo, geografia applicata alla programmazione. Analisi volte a capire la realtà e, ove occorra, a modificarla, dilatando gli spazi per una vita più giusta e umana.
1. Bianchi E., Perussia F., Il Centro di Milano: percezione e realtà. Una ricerca geografica e psicologica (1978).
2. Racine J.B., Raffestin C., Ruffy V., Territorialità e paradigma centro periferia. La Svizzera e la Padania (1978).
3. Zerbi M.C., Geografia delle aree periurbane. Il Pavese (1979).
4. Geipel R., Cesa Bianchi M., et al., Ricerca geografica e percezione dell'ambiente (1980).
5. Bianchi E., Perussia F., Bibliografia sulla percezione dell'ambiente (1980).
6. Claval P., Elementi di geografia umana (1980).
7. Jordan T.G., Geografia culturale dell'Europa (1980).
8. Turco A., Insularità e modello centro-periferia. L'isola di Creta nelle sue relazioni con l'estero (1980).
9. Raffestin c., Per una geografia del potere (1981).
10. Bailly A., Geografia del benessere (1982).
11. Il fondo librario Almagià. Catalogo alfabetico per l'autore. 1. Libri (1981). Parte 2. Miscellania (1982).
12. Anati E. (a cura), Il caso Valcamonica. Rapporto uomo-territorio nella dinamica della storia (1982). 1
3. Raffestin C. (a cura di), Geografia politica: teorie per un progetto sociale (1983).
14. Milanesi M., Tolomeo sostituto. Studi sulla storia delle conoscenze geografiche nel XVI secolo (1984).
15. Bianchi E. (a cura), Geografie private. I resoconti di viaggio come lettura del territorio (1985).
16. Reynaud A., Disuguaglianze private. I resoconti di viaggio come lettura del territorio (1985).
17. Pagnini P. (a cura), Geografia per il Principe. Teoria e misura dello spazio geografico (1985).
18. Corna Pellegrini G., Frigerio A. (a cura), Turismo come e perché. Modello di ricerca geografica e psicologica. Il territorio varesino (1985).
19. Gunji Y., Dall'Isola del Giapan. La prima ambasceria giapponese in Occidente (1985).
20. Dalmasso E., Gabert P., Geografia dell'Italia.
21. Corna Pellegrini G., Itinerari di Geografia (1986).
22. Dardel E., L'uomo e la terra. Natura della realtà geografica, con saggi di: Buttimer A., Copeta C., Farinelli F., Ferrier J.-P., Levy B., Racine J.-B., Raffestin C., Semerari G. (1986).
23. Capel H., Filosofia e scienza nella geografia contemporanea (1987).
24. Johnston J.R., Claval P. (a cura), La geografia dopo la seconda guerra mondiale (1986).
25. Ruddle K., Manshard W., Ambiente e sviluppo nel Terzo Mondo. Il problema delle risorse naturali rinnovabili (1986).
26. Turco A., Geografie della complessità in Africa. Interpretando il Senegal (1986).
27. Bianchi E., Perussia F., Lombardie quotidiane (1986).
28. Cremaschi M., Paleosols and vetusols in the central Po Plain (northern Italy). A study in quaternary geology and soil development (1987).
29. AA.VV., Roberto Almagià e la geografia italiana nella prima metà del secolo (a cura di Corna Pellegrini G., Grottanelli E.) (1988).
30. AA.VV., Immagine soggettiva e ambiente. Problemi, applicazioni e strategie della ricerca (a cura di Bianchi E., Perussia F., Rossi M.F.) (1988).
31. Turco A., Verso una teoria geografica della complessità (1988).
32. AA.VV., Orizzonte Australia. Percezione e realtà di un continente (a cura di Lucchesi F.) (1988).
33. Harper A., Schmudde H., Tra modernità e tradizione. Lineamenti di una geografia mondiale (1989).
34. Manzoni M., Prospettiva Antartide. Una lettura di geografia antropica (1989).
35. AA.VV., Cultura del viaggio. Ricostruzione storico-geografica del territorio (a cura di Botta G.) (1989).
36. Corna Pellegrini G., Italia paese nuovo. Saggi geografici ed economici (a cura di Bonora P.) (1989).
37. Corna Pellegrini G., Esplorando Polis. Itinerari di geografia umana (1989).
38. Cosgrove D., Realtà sociali e paesaggio simbolico (a cura di Copeta C.) (1991).
39. I.B.G., Geografia al femminile (a cura di Arena G.) (1990).
40. Bodley, Vittime del progresso (a cura di Pagnini P. e Ascari T.) (1991).
41. Corna Pellegrini G., Dell'Agnese E., Bianchi E., Popolazione, società e territorio (1991).
42. Agnew J., Luogo e politica (a cura di Brusa C. e Palumbo M.) (1991).
43. Pacione M., Geografia degli spazi rurali (a cura di Dell'Agnese E.) (1993).
44. Lichtenberger E., Geografia dello spazio urbano (a cura di Schmidt di Friedberg M.) (1993).
45. Scaramellini G., La geografia dei viaggiatori (1993).
46. AA.VV., La Lombardia tra Europa e Mediterraneo (a cura di Corna Pellegrini G. e Staluppi g.) (1995).
47. Vitte P., Le campagne dell'Alto Appennino (1995).
48. AA.VV., Oriente Estremo 1995. Nuove Geopolitiche nell'Asia Orientale (a cura di Corna Pellegrini G.) (1995).
49. AA.VV., La città ineguale. Pratiche culturali e organizzazione della marginalità in Africa e America Latina (a cura di Cattedra F. e Memoli M.) (1995).
50. (Sezione esperienze), Corna Pellegrini G., Pianeta Blu. Paesaggio e atmosfere nel mondo (1995).
51. Gaffurri L., Trasfigurazione della Pietà. L'agire territoriale dell'Ospedale Maggiore di Milano tra Sette e Ottocento (1996).
52. Andreotti G., Paesaggi culturali. Teoria e casi di studio (1996).
B. Collana dell'Istituto di Scienze Geografiche dell'Università di Parma.
Comitato di direzione: Brusa C., Corna Pellegrini G., Scivoletto A.
Edizioni Unicopli, Milano.
1. Riflessioni geografiche sull'Emilia Romagna, a cura di Brusa C. (1982).
2. Bianchi E., Il tramonto della mezzadria toscana e i suoi riflessi geografici (1983).
3. Brusa C., Geografia elettorale nell'Italia del dopoguerra (1983).
4. Zanella G., Isolamento e accessibilità. L'isola di Fair (Chetland-R.U.) (1983).
5. Brusa C., Geografia del potere politico in Italia (1984).
6. Brusa C., Elezioni, territorio, società.
7. Brusa C., Il Confine e la gente (1987).
C. Guide escursionistiche per valli e rifugi.
Collana coordinata da Corna Pellegrini G.
Touring Club Italiano, Milano.
1. Belloni I.M., Valli occidentali del Lario e Triangolo lariano (1983).
2. Cervi G., Valli dell'Appennino reggiano e modenese (1984).
3. Scaramellini G., Alta Valtellina da Grosio allo Stelvio (1984).
4. Dematteis G., Valli cuneesi: Pesio, Gesso, Vermanagna, Stura (1985).
5. Pagnini M.P., Val Badia e Val di Marebba (1985).
6. Buzzetti I., Valli delle Brigne e del Resegone (1986).
D. Sulle tracce di... (rubrica mensile).
In Vie del mondo, 1987-1990.
E. Notizie di cronaca da... (rubrica mensile). In Vie del mondo, Touring Periodici, 1990-92.
G. Geo & Clio, edited by Corna Pellegrini G., Guerini, Milano.
1. Global Change Perception, edited by Bianchi E. (1990).
2. Sustainable devdelopment of mountain communities, edited by Scaramellini G. (1995).
3. Urban Change and Environment, edited by Cortesi G. (1995).
© Copyright: Giacomo Corna-Pellegrini
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